REDAZIONE AREZZO

Nuovo Presidente per il Gruppo Lfi, Bernardo Mennini in Pole Position

Il Gruppo Lfi a Arezzo si prepara ad eleggere un nuovo presidente. La scelta sembra ricadere su Bernardo Mennini, attuale presidente di Atam. In ballo anche la composizione del consiglio di amministrazione.

Nuovo Presidente per il Gruppo Lfi, Bernardo Mennini in Pole Position

Tutto si deciderà nell’assemblea dei soci in agenda venerdì. Uscirà da lì il nome del nuovo presidente del Gruppo Lfi. Ma i giochi sembrano ormai ben delineati, almeno per quanto riguarda il timoniere della holding del trasporto ferroviario, mentre ci sarebbero ancora passaggi da mettere a punto, con relative fibrillazioni, per la composizione del consiglio di amministrazione. Il nome in pole position per la presidenza è quello di Bernardo Mennini (nella foto), attuale presidente di Atam, la partecipata del Comune che gestisce i parcheggi a pagamento. In queste ore le sue quotazioni sono date in aumento.

Intanto Maurizio Seri ha già annunciato l’addio, dopo nove anni di mandato, alla presidenza del Gruppo Lfi. Seri resterà amministratore unico di Tft, società che gestisce la linea ferroviaria Arezzo-Stia-Sinalunga.

Se la nomina di Mennini riceverà il disco verde dai soci, si tratterebbe del primo presidente espressione del centrodestra alla guida di una società a lungo governata da professionisti di area centrosinistra. In Atam dal 1999 al 2005 nella versione aziendale del trasporto pubblico, Mennini dal 2015 ad oggi guida la stessa azienda che ha cambiato core business, specializzandosi in gestione delle aree di sosta a pagamento.

La sua parabola, questa volta, lo riporterebbe da dove era partito, ovvero un’azienda di trasporto pubblico. E se Lfi dovesse essere il prossimo approdo, la casella lasciata vuota da Mennini dovrà essere riempita. La maggioranza di centrodestra lavora all’opzione che in base al regolamento di Atam (simile a quello di Coingas) prevede l’alternanza di genere dopo i due mandati consecutivi. È il caso di Atam e questo apre la ricerca di un profilo adeguato anche sul piano tecnico.

In Atam infatti, non è prevista la figura del direttore e chi siederà sulla poltrona della presidenza dovrà avere anche competenze operative e di carattere manageriale. La recente nomina di Paola Petruccioli ai vertici di Coingas (dopo le dimissioni di Franco Scortecci) assottiglia il raggio di azione tra i profili femminili sui quali il centrodestra può contare. Bocche cucite dalla maggioranza, ma nei sussurri di corridoio un nome che riscuoterebbe stima e approvazione unanime dentro la coalizione potrebbe essere quello di Debora Testi, attuale presidente della Casa Pia, molto quotata a livello professionale e di granitica "fede" ghinelliana.

Una partita tutta aperta all’interno della quale partiti e liste civiche stanno facendo valutazioni per individuare l’identikit migliore. Non sono previsti tempi rapidissimi per chiudere il cerchio, al punto che se Mennini salirà al timone di Lfi, potrebbe servire qualche giorno in più per definire la successione in Atam.

LuBi