
di Maria Rosa Di Termine
Sta bene la piccola Thalia, la bambina di Terranuova operata nei mesi scorsi in America per la ricostruzione di una tibia. Ma l’anno prossimo dovrà di nuovo tornare sotto i ferri e ancora una volta varcare l’Oceano Atlantico. Affetta da una rara malformazione alla gamba sinistra, l’emimelia tibiale, la piccina ha affrontato una serie di interventi chirurgici negli Stati Uniti, dove ha soggiornato a lungo, superandoli con ottimi risultati. Un cammino seguito passo passo dai valdarnesi che, insieme alle istituzioni pubbliche, hanno contribuito a rendere possibile il sogno di garantire alla bimba un futuro fatto di corse e giochi contribuendo, anche attraverso le raccolte fondi promosse in ogni centro del comprensorio, a racimolare le risorse necessarie per terapie possibili soltanto all’estero.
La sua storia è stata seguita da migliaia di cittadini sulla pagina Facebook "Insieme per Thalia" aggiornata di continuo dai familiari. E in particolare da mamma Valeria che adesso ha annunciato l’avvio di nuove iniziative per poter affrontare le spese future. "Riceviamo tanti messaggi di persone che si sono veramente affezionate a lei e a me come madre, e questo fa molto piacere", ha commentato, ricordando l’emozione provata quando la gente la incontra con la figlioletta, accogliendala con amore ed entusiasmo, anche a distanza di mesi.
"Sentirmi dire che Thalia ormai è anche un po’ la loro bambina mi fa sempre emozionare". Quindi lo stato della convalescenza e i prossimi passi da compiere: "Siamo tornate dalla Florida a fine febbraio, poco prima del lockdown, dopo un percorso di ricostruzione complessa dell’arto fatto al Paley Institute e durato 9 mesi. Dal nostro ritorno ci siamo prese qualche mese di pausa per ritrovare un po’ di normalità, per quanto la situazione attuale possa permettere". Una ritrovata serenità indispensabile per ricaricare le batterie e preparare al meglio la piccolina al nuovo step sanitario che alla fine del 2021 la riporterà in Florida per affrontare l’allungamento dell’arto.
Si tratta di cure onerose e per questo saranno attivate piccole campagne di raccolta di fondi. "Se vorrete sostenerle – ha proseguito la mamma – e condividerle ci farà un immenso piacere. Avremo anche il rimborso statale previsto per questi casi delle spese mediche sostenute un anno fa". Il bonus viene erogato dopo operazioni che hanno avuto luogo fuori da confini della penisola e i soldi rimborsati serviranno per coprire in parte i costi del nuovo intervento chirurgico in America. La vicenda di Thalia è un concentrato di coraggio, amore, perseveranza e solidarietà. Nata il 17 febbraio di tre anni fa a Firenze, la piccina presentava una duplice malformazione alla gamba sinistra e all’esofago, peraltro non diagnosticata in gravidanza e scoperta solo alla nascita. Già al secondo giorno di vita fu operata per atresia esofagea e rimase per 45 giorni in Terapia Intensiva Neonatale al Meyer, prima di un ulteriore ingresso in sala operatoria al compimento del quinto mese.
L’altra problematica era appunto la mancanza dell’osso tibiale, anomalia rarissima che colpisce un bambino su un milione, complicata dalla biforcazione del femore. Affrontati gli ostacoli legati alla prima patologia, i genitori hanno iniziato un iter di ricerca per individuare le soluzioni adeguate trovando risposte e speranza nel luminare statunitense, uno dei due chirurghi ortopedici al mondo in grado di realizzare una simile ricostruzione.