
sileoni
AREZZO 31 agosto 2016 - "Auspichiamo una soluzione italiana e a breve termine per Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e Carichieti e ribadiamo che non accetteremo nessuna operazione di macelleria sociale". Lo ha dichiarato Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza dei bancari. "I lavoratori delle quattro banche - prosegue il sindacalista - hanno gia' pagato in termini di prepensionamenti e giornate di solidarieta'. Non avalleremo mai acquisizioni che partano dal presupposto di un taglio drastico del personale tramite licenziamenti. L'idea di mettere in liquidazione le quattro banche rappresenta il fallimento della politica governativa nel settore bancario. Auspichiamo, quindi, una soluzione italiana per i quattro istituti e l'attenzione concreta del governo sul problema. Invitiamo poi il Presidente Roberto Nicastro, che fino a oggi ha ben operato, a imprimere forti segnali di cambiamento in quelle banche, come banca Marche, dove ai vertici operano ancora personaggi legati alla vecchia gestione. Anche per Veneto banca e Popolare di Vicenza e' impensabile un ulteriore taglio di posti di lavoro attraverso i licenziamenti, che contrasteremo con ogni mezzo a nostra disposizione", conclude il segretario generale della Fabi.