CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Nasce un comitato contro i cattivi odori dall’allevamento di suini

MONTERCHI Tutto in regola, anche se c’è l’intenzione di attutire ulteriormente l’impatto olfattivo causato dagli escrementi nei confronti della popolazione circostante....

Nella zona della Valtiberina da decenni si convive con allevamenti di suini e dei due che vi erano ne è rimasto uno in località Le Conce

Nella zona della Valtiberina da decenni si convive con allevamenti di suini e dei due che vi erano ne è rimasto uno in località Le Conce

MONTERCHITutto in regola, anche se c’è l’intenzione di attutire ulteriormente l’impatto olfattivo causato dagli escrementi nei confronti della popolazione circostante. Siamo al confine fra Toscana e Umbria e fra i Comuni di Monterchi e Monte Santa Maria Tiberina, la cui frazione di Lippiano si trova appena sopra; in quella zona, da decenni si convive con allevamenti di suini e dei due che vi erano ne è rimasto uno in località Le Conce, dove scorre il torrente Riccianello. Qui si è formato un comitato spontaneo da parte di coloro che risiedono più vicini ai capannoni dell’azienda: persone di Monterchi, compresi i titolari di attività ricettive, agriturismo e case vacanze. I componenti del comitato, presieduto da Pietro Massaro di Monterchi, si vedrebbero costretti a stare di fatto reclusi fra le mura domestiche e impossibilitati a sfruttare il periodo estivo per cene all’aperto in quanto il cattivo odore sarebbe di fatto diventato insopportabile.

"Sia chiaro: non vogliamo che l’azienda chiuda, né compromettere la sua prosecuzione – dicono quelli del comitato – perché è giusto che vada avanti, però crediamo che sia giusto anche tutelare le esigenze di chi abita attorno ad essa". Nei giorni scorsi, è stato convocato un tavolo tecnico al quale hanno preso parte i sindaci dei due Comuni coinvolti, i tecnici della Asl, agronomi, veterinari e anche il titolare dell’azienda. Il sindaco di Monterchi, Alfredo Romanelli, spiega la situazione e garantisce: "L’attività è più che regolare anche dal punto di vista ambientale – precisa – tanto che viene presa come esempio: gli stessi reflui vengono conferiti in una sorta di pallone chiuso e non all’aria aperta. Ciononostante, mi rendo conto che chi ha la casa nei pressi dell’allevamento avverta i cattivi odori e lo comprendo, motivo per il quale come amministrazione ci siamo presi l’impegno di avviare azioni di contenimento che verranno comunque fatte".