
AREZZO La città ha bisogno di una svolta. Una svolta democratica, comunitaria e inclusiva. Serve un progetto condiviso, che rimetta in...
AREZZOLa città ha bisogno di una svolta. Una svolta democratica, comunitaria e inclusiva. Serve un progetto condiviso, che rimetta in moto energie nuove, partendo dall’ascolto e dall’impegno civico quotidiano. Con questo obiettivo nasce il Comitato Arezzo Democratica, da cittadini, simpatizzanti del centrosinistra e iscritti al Partito democratico, che condividono un’urgenza: aprire un nuovo ciclo, fondato su un’alleanza larga e progressista, che non si limiti a sommare simboli, ma costruisca senso, visione e metodo. "È tempo che il Partito Democratico abbandoni l’attesa silenziosa nei locali di Sant’Agostino e apra finalmente le porte alla cittadinanza. Serve un’Arezzo Democratica: una città che rimetta al centro il bene comune, che valorizzi il territorio e che riconosca il protagonismo attivo dei cittadini. Un’Arezzo Comunitaria, costruita attorno a un progetto collettivo, fondato sulla solidarietà, sulla sostenibilità e sulla partecipazione autentica" scrive il portavoce Francesca Rossi.
"Tra poco più di tre mesi si vota per le elezioni regionali e tra dieci mesi Arezzo tornerà alle urne per scegliere la sua nuova amministrazione. Serve uno scatto di consapevolezza: è il momento di svegliarsi, di mobilitare le intelligenze e le passioni e di attivare da subito un percorso politico chiaro, condiviso e aperto alla città". Per questo, aggiungono: "Riteniamo che il profilo del prossimo candidato o candidata a sindaco debba esprimere un forte radicamento civico, una credibilità personale e la capacità di parlare un linguaggio comprensibile. Non basta un cognome: serve una figura capace di unire, di interpretare le attese di cambiamento e di rappresentare un’idea nuova di città".