MARCO CORSI
Cronaca

Nasce a San Giovanni un nuovo archivio digitale sulla storia del lavoro in città

E’ stato intitolato a Cristiano Marini, ex assessore e già presidente della Società Operaia, scomparso prematuramente.

La presentazione del progetto

La presentazione del progetto

Arezzo,21 maggio 2025 – Un nuovo progetto digitale prende vita a San Giovanni Valdarno con l’obiettivo di custodire, organizzare e rendere accessibile la memoria storica del lavoro nella città. Si tratta di http://www.operaiamaconclasse.it, un archivio fotografico e video interamente dedicato al mondo del lavoro: ai luoghi, alle persone, alle storie che nel tempo hanno segnato l’identità produttiva e sociale del territorio. L’iniziativa nasce da un’intuizione della Società Operaia di San Giovanni Valdarno APS, erede diretta della storica Società di Mutuo Soccorso, che ha colto l’opportunità offerta dalle nuove tecnologie digitali per dare forma e struttura a quel patrimonio sparso e spesso frammentario che circola da anni sui social network. Immagini d’epoca, documenti familiari, testimonianze condivise spontaneamente su piattaforme come Facebook e Instagram, trovano ora una casa digitale dove essere valorizzati e resi fruibili in modo ordinato e duraturo.

L’archivio è intitolato alla memoria di Cristiano Marini, assessore alla cultura del comune valdarnese e presidente per molti anni della Società Operaia e appassionato studioso della storia locale. La sua figura ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile per la vita culturale cittadina e la sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto profondo. Marini aveva ben chiaro il legame indissolubile tra la storia della città e quella delle sue fabbriche: dalle vetrerie alle fornaci, dai laboratori ceramici alle industrie tessili, fino alla storica Ferriera che, dalla fine dell’Ottocento, contribuì in maniera determinante alla trasformazione urbanistica e demografica di San Giovanni. Fu proprio Marini a concepire l’idea di un archivio digitale della memoria operaia e a proporre il titolo “Operaia ma con classe”, ripreso da una mostra fotografica del 2009 organizzata dalla Società Operaia in collaborazione con il Fotoclub “Il Palazzaccio” e l’Associazione Culturale “I ViSiONARi”.

Oggi quel progetto prende corpo grazie al lavoro di un gruppo di amici e collaboratori – Gabriele Basi, Paolo Melani, Fernando Orbi, Gianna Rodi – che hanno deciso di portare avanti l’iniziativa all’interno della Società Operaia. L’archivio è stato costruito con la consulenza e il contributo di collezionisti privati, storici e docenti universitari, per assicurare una selezione accurata dei materiali, l’attendibilità delle fonti e un approccio rigoroso alla documentazione storica. “Questo archivio rappresenta uno straordinario strumento di conservazione della nostra memoria collettiva – ha commentato il Sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi –. È un modo per rendere omaggio al lavoro, alle persone e alle storie che hanno costruito l’identità della nostra città. Ma è anche un modo per onorare l’eredità culturale e umana lasciata da Cristiano Marini, che ha speso la sua vita per la cultura e l’impegno civile. Invito tutta la cittadinanza a partecipare attivamente, a sentirsi parte di questo progetto e a contribuire con i propri materiali e ricordi”.

Il sito, http://www.operaiamaconclasse.it,, è online e accessibile a tutti. Pensato per essere uno strumento dinamico, è rivolto a un pubblico ampio: da chi desidera ritrovare una foto legata al proprio passato familiare, a studiosi, insegnanti e studenti interessati a conoscere o approfondire la storia industriale del Valdarno. La presentazione ufficiale dell’archivio è in programma giovedì 22 maggio alle ore 21.15, presso Palomar – Casa della Cultura, sede della Biblioteca Comunale. Sarà un’occasione pubblica per raccontare il percorso del progetto e invitare altri cittadini a contribuire con fotografie, video e documenti. L’intento dichiarato della Società Operaia è quello di mantenere l’archivio vivo, in continuo aggiornamento. Chiunque possieda materiali può scrivere agli indirizzi: [email protected] o [email protected]. I materiali ricevuti saranno digitalizzati e restituiti con la massima cura, e i proprietari verranno citati come fonti ufficiali. Ogni documento sarà corredato da descrizioni fornite direttamente da chi ha donato o prestato l’originale