Musica e bandiere, carosello sotto le stelle

I gruppi storici pronti dopo tre anni a riproporre le loro esibizioni in notturna. "Abbiamo pronte tante novità studiate da tempo"

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di Luca Amorosi

Il suono delle chiarine e i colori delle bandiere. Il rullo dei tamburi e i costumi d’epoca. Musici e Sbandieratori sono pronti, finalmente, a rivivere una Giostra a pieno regime dopo quella tronca dello scorso 5 settembre. Sarà anche la prima edizione in notturna dal 2019 a oggi, come ricorda Mauro Nappini, presidente dei Musici: "Attendevamo da tempo la Giostra di giugno e siamo in fibrillazione. Prendere parte a una manifestazione senza restrizioni è senz’altro un aspetto positivo".

Il Gruppo Musici, associazione autonoma fin dal 1955, si avvale di un portalabaro, due lucchi, 11 tamburini e 33 chiarine ed apre e accompagna il corteo storico lungo le vie del centro fino all’ingresso in piazza, sul quale il presidente del Gruppo ci anticipa un particolare: "In piazza non entreremo con la consueta disposizione a due file, ma riprenderemo una formazione diversa che comunque abbiamo già eseguito in passato. Anche se non sarà una novità assoluta sarà un ingresso inusuale".

Anche a livello musicale qualcosa cambierà: "Non sono previste novità musicali di rilievo, ma durante la sfilata verrà eseguito un piccolo brano aggiuntivo", svela Nappini. Il brano in questione è il Trumpet Tune "The Prince of Denmark" del compositore inglese Clarke, che lo realizzò nel 1699 in onore del Principe Giorgio di Danimarca.

Altra novità sarà l’esordio del nuovo capogruppo Michele Peruzzi e di alcuni giovanissimi che si affiancheranno ai veterani. Volti nuovi anche tra gli Sbandieratori, nell’economia di un ricambio generazionale necessario, come spiega il direttore tecnico Stefano Giorgini: "Debutteranno alcuni ragazzi nuovi che necessitano ancora di tempo per affinare le proprie abilità, per cui in piazza non eseguiremo la parte acrobatica del nostro spettacolo, che invece proveremo durante la sfilata, con le solite esibizioni in Corso Italia, via Roma, via Guido Monaco e piazza San Francesco".

Lo spettacolo degli Sbandieratori, associazione costituitasi nel 1960, apre il sipario su Piazza Grande con il proprio repertorio di azioni ed esercizi ogni volta diverso. Come anticipato da Giorgini, sarà divisa in due parti, la seconda delle quali più articolata. "Dopo anni complicati vedo grande entusiasmo da parte dei ragazzi", confessa il direttore tecnico. "Ci alleniamo quotidianamente da più di venti giorni ormai e li vedo molto carichi, anche perché finalmente torna anche la sfilata, il nostro pane: anche nelle nostre trasferte siamo abituati a dare il meglio di noi nelle strade e tra la gente. Speriamo di farla divertire e offrire un bello spettacolo in piazza". Il degno epilogo di tanto impegno e della lunga preparazione sarà infine l’esecuzione dell’inno della Giostra "Terra d’Arezzo": dallo scorso anno Musici e Sbandieratori effettuano insieme le prove per curare al meglio ogni dettaglio dell’inno che di fatto darà inizio alla sfida vera e propria.