
I vigili del fuoco durante l'intervento (foto Vvf); nel riquadro Gabriele Failli Forzoni
Figline e Incisa (Firenze), 1 settembre 2022 - Uno scontro devastante con un’autovettura e sull’asfalto rimane il corpo senza vita di un motociclista di San Giovanni. Non c’è stato niente da fare per Gabriele Failli Forzoni, 52 anni, residente nella città di Masaccio, sbalzato dalla sua Ducati che, subito dopo l’urto con una Nissan Qashqai, si è incendiata. La nuova tragedia sulle strade della valle è avvenuta ieri pomeriggio, attorno alle 18, lungo la Regionale 69, poco oltre il confine tra la provincia di Arezzo e quella di Firenze, nel territorio di Figline e Incisa. Toccherà agli agenti della Polizia Municipale del Comune unico del Valdarno fiorentino chiarire la dinamica dell’ennesimo incidente che bagna di sangue una delle arterie più trafficate del fondovalle. Da una prima ricostruzione, anche se i rilievi sono proseguiti fino a tarda sera, con la ex Statale rimasta chiusa al traffico per più di tre ore, sembra che si sia trattato di un violento frontale tra la macchina che viaggiava verso la frazione figlinese di Restone e la moto che sopraggiungeva in direzione opposta.
Al chilometro 27 di quella che un tempo si chiamava via Aretina ecco lo schianto tremendo, improvviso, con il sangiovannese che è finito, compiendo un volo di alcuni metri, nello spicchio di terreno che costeggia la carreggiata, mentre la sua motocicletta prendeva fuoco. Immediatamente si è messa in moto la macchina dei soccorsi allertata dai numerosi automobilisti di passaggio a quell’ora su un punto della strada particolarmente trafficato. Sul posto sono arrivati in pochi minuti gli operatori del 118 che hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso Pegaso atterrato in un campo nelle vicinanze. Per circa un’ora i sanitari hanno cercato di rianimare il valdarnese, adottando tutte le pratiche e le misure del caso, ma purtroppo ogni tentativo di strappare alla morte il cinquantaduenne è risultato vano.
Nel frattempo una squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento di Montevarchi, arrivata sul luogo del dramma con due mezzi, domava le fiamme che avevano avvolto la Ducati al momento dell’impatto per poi mettere in sicurezza i veicoli. La donna al volante della vettura, una trentaseienne, intanto veniva presa in carico dal personale dell’emergenza territoriale per le cure del caso ed è stata accompagnata in ospedale in codice bianco. Non appena la notizia è circolata nel comprensorio si è subito manifestato anche sui social il profondo cordoglio e lo sconcerto per la prematura scomparsa del padre sangiovannese che lascia nel dolore i tre figli e la compagna.
Le operazioni di ripristino della viabilità e i rilievi delle forze dell’ordine si sono protratte a lungo e il tratto di 69 è rimasto chiuso per consentire lo spostamento dei mezzi e ripulire la sede stradale, con lunghe code in entrambe le direzioni che si sono ridotte col passare delle ore, anche perché, grazie alla collaborazione dei Carabinieri della Compagnia figlinese, la circolazione è stata dirottata su itinerari alternativi. Si ripropone allora il tema della pericolosità di un segmento viario pieno di insidie e spesso teatro di incidenti e fuoristrada. Il più grave dei precedenti risale al 31 ottobre del 2009 quando in località Carresi, a poche centinaia di metri da dove ha perso la vita Gabriele, morirono un centauro figlinese di appena 22 anni e una sessantatreenne del Restone al volante di un’utilitaria.