Muore a 37 anni in moto tornando dai suoi bambini: la tragedia di un farmacista

Giulio Innocenzi aveva due figlioletti di 2 e 5 anni, schianto contro un’auto La tragedia a Camucia, sul ponte dell’Esse. Hanno tentato di rianimarlo in strada

Nel riquadro la vittima, Giulio Innocenzi

Nel riquadro la vittima, Giulio Innocenzi

Arezzo, 10 maggio 2021 - E’ morto sulla via di casa, all’ultimo ponte prima di sbucare a Camucia. E’ morto a 36 anni, con una moglie e due figlioletti che lo aspettavano, è morto in sella alla sua moto che è andata a schiantarsi contro un’auto. Alle otto di sera, quando già calava il buio e vai a capire cosa è successo e chi ha sbagliato, ammesso che un errore ci sia stato. Lui si chiamava Giulio Innocenzi e faceva il farmacista. Cortonese doc, di Pergo, ma in trasferta a Castelluccio, periferia di Arezzo, comune di Capolona, dove da qualche anno era titolare della farmacia del paese.

Ora di comuni in lutto ce ne sono due, perchè Giulio era conosciutissimo anche a Cortona. E soprattutto era conosciuta la sua famiglia, in particolare il padre, dentista storico di Camucia, mancato un anno e mezzo fa. Anche Innocenzi aveva cominciato nel paese lungo la statale 71, come dottore della farmacia Bianchi, un altro nome storico di Camucia. Cosa sia successo al crepuscolo prima del ponte sull’Esse della Lauretana, la provinciale che da Cortona raggiunge Montepulciano, sfiorando San Lorenzo e le Capezzine, è ancora difficile da dire.

La vittima e lo scontro
La vittima e lo scontro

Al lavoro ci sono i carabinieri, incaricati di ricostruire la dinamica dell’incidente. Di certo c’è solo lo scontro, improvviso e fatale, che non ha lasciato scampo a Giulio. I primi soccorritori, i volontari del 118 di Camucia e i vigili del fuoco di Tavernelle, lo hanno trovato agonizzante ma ancora vivo. Hanno provato a caricarlo sull’ambulanza, a rianimarlo, a intubarlo, a cercare di restituirgli un briciolo di quella vita che gli stava fuggendo via di dosso, ma non c’è stato niente da fare: si è spento prima ancora che il mezzo di soccorso potesse prendere la strada dell’ospedale, quello della Fratta o forse quello di Arezzo.

Pronto anche l’elisoccorso regionale, che avrebbe potuto trasportare il ferito alle Scotte di Siena o a Firenze,ma non ce n’è stato il tempo: in pochi minuti all’elicottero è stato impartito l’ordine di tornare alla base. Ormai era tutto finito. Resta la memoria, resta il dolore, resta lo sgomento della prima vittima di quest’anno di un incidente di moto, una tristissima consuetudine quando da maggio in poi torna la buona stagione e i centauri riprendono ad affrontare le strade sulle loro due ruote.

Ci sarà tempo oggi per capire meglio da dove Giulio venisse e dove fosse diretto, se davvero stesse tornando a casa, a Pergo, dalla moglie e dai due figli in tenera età, di due e cinque anni, cui resterà il vago ricordo di questo padre che se ne è andato troppo presto perchè loro potessero conoscerlo davvero. Gli effetti dello scontro sono stati tanto letali per il giovane farmacista quanto lievi per chi era nell’auto. Al volante c’era un uomo che ha riportato solo leggere contusioni. Insieme allo choc di una tragedia che non si scorderà più per la vita