
I funerali di Stefano Boschi
Arezzo, 16 agosto 2014 - Dolore e silenzio al funerale di Stefano Boschi, morto nell'incidente con l'aliante domenia scorsa. Lo stesso Don Guido, parroco di Pratovecchio, durante l'omelia ha detto che di fronte a dolori come questo non esistono parole in grado di dare conforto, e che quindi "in questi casi è preferibile scegliere un accorato silenzio supportato dalla fede cristiana". Frasi tanto vere quanto pesanti come magini sui cuori dei familiari di Stefano. Ad officiare la funzione c'era anche Don Carlo Corazzesi, sacerdote di Stia. Una scelta importante che ha mostrato ancora di più la vicinanza della vallata a questa famiglia così provata dalla sofferenza. Al termine del funerale il feretro è stato portato al cimitero di Pratovecchio, e centinaia di persone lo hanno accompagnato anche in questo ultimo viaggio. Inoltre in segno di lutto e di raccoglimento, il paese ha deciso di annullare la Notte Pratovecchina, che da anni si tiene il 16 agosto.
Un omaggio all'amico che non c'è più, un segno importante, come sempre lo sono questi lutti vissuti in un clima familiare, quello del paese. In corso intanto l’inchiesta sulla tragedia. n tragico incidente a bordo di un aliante (un velivolo senza motore) costato la vita all’esperto istruttore Leonardo Ambrogetti (55 anni) e al suo allievo Stefano Boschi (34 anni) di Pratovecchio.
Intanto tra i dubbi che il Pm dovrà chiarire c'è anche quello su chi conducesse l'aliante, anche se era probabilmente un apparecchio dai doppi comandi. Non è esclusa l'ipotesi fosse Stefano al timone. E saranno proprio i laboratori di Roma a dare quelle risposte chiare alle prime ipotesi formulate dagli inquirenti. Le «carte» del velivolo ci sono tutte: documenti con le revisioni, con i chilometraggi e quant’altro. L’aliante avrebbe subito una profonda revisione nel 2005.
Quel che resta del velivolo è stato prelevato con una gru dai vigili del fuoco. Ma cosa è successo in quel tragico volo? Tra le ipotesi c’è che i due abbiano evitato volutamente di cadere sulle case di Tassignano. Certo alle 11.22 l’aereo che ha accompagnato a oltre 1.000 metri l’aliante ha «staccato» il mezzo e dato l’ok dando il via alla lezione di volo acrobatico. Fino a quel momento tutto sembrerebbe essere filato liscio. Lo stesso istruttore Ambrogetti — solo qualche minuto prima — aveva tenuto una lezione sullo stesso velivolo ma con un altro giovane allievo. Lezione iniziata e finita regolarmente E allorai? La Procura parla di cedimento strutturale. Sostanzialmente l’ala sinistra dell’aliante si sarebbe staccata improvvisamente rendendo il mezzo ingovernabile. Ma mentre in molti hanno assistito alla caduta, nessun testimone oculare ha visto quando l’ala si è spezzata. Secondo una primissima ipotesi, ma tutta da verificare, l’ala potrebbe essersi staccata appena terminato la picchiata propedeutica alla cabrata necessaria prendere velocità e dare il via alla lezione acrobatica. In quel momento di massima velocità l’ala potrebbe aver ceduto e Ambrogetti e Boschi — in quei 20-25 secondi a disposizione — con estrema generosità hanno cercato di non cadere sulle abitazioni di Tassignano, schiantandosi piuttosto in un campo coltivato. E' stato Stefano ad aprire il paracadute nel tentativo di salvarsi