MARCO CORSI
Cronaca

"Carenze nel reparto rianimazione". L’Asl pronta a rafforzare il servizio

Il problema è stato sollevato nell’ultima riunione della Conferenza dei sindaci: chiesti interventi urgenti. Tra le proposte degli amministratori l’attivazione di un’unità operativa complessa dedicata all’urologia.

L’Ospedale del Valdarno serve infatti un bacino d’utenza vasto e diversificato, con oltre 100mila cittadini distribuiti tra diversi comuni

L’Ospedale del Valdarno serve infatti un bacino d’utenza vasto e diversificato, con oltre 100mila cittadini distribuiti tra diversi comuni

Nel corso dell’ultima riunione della Conferenza dei Sindaci della zona Valdarno, è stata portata all’attenzione della Direzione Sanitaria un’anomalia strutturale: l’assenza di un’Unità Operativa Complessa (UOC) per il reparto di Anestesia e Rianimazione presso l’Ospedale della Gruccia, sostituita attualmente da una sola Unità Operativa Semplice. Una situazione che necessita di un cambiamento alla luce del ruolo strategico che il presidio ospedaliero riveste all’interno della rete sanitaria della provincia di Arezzo e, più in generale, della Toscana.

L’Ospedale del Valdarno serve infatti un bacino d’utenza vasto e diversificato, con oltre 100.000 cittadini distribuiti tra diversi comuni, e garantisce attività complesse sia in ambito chirurgico che in emergenza-urgenza. A seguito delle osservazioni emerse, la Direzione Sanitaria ha riconosciuto l’effettiva anomalia del modello attuale e ha manifestato la volontà di avviare un percorso di revisione dell’assetto organizzativo, trovando una soluzione.

La proposta di istituire una UOC per Anestesia e Rianimazione non si tradurrebbe solo in un riconoscimento formale, ma anche in un rafforzamento della governance clinica. Nel quadro di un più ampio progetto di rafforzamento dei servizi sanitari territoriali, è stata ufficialmente avanzata dalla Conferenza dei Sindaci anche la proposta di attivazione di un’Unità Operativa Complessa dedicata all’Urologia. Una richiesta che nasce dall’esigenza, sempre più pressante, di offrire risposte efficaci e tempestive alle crescenti necessità assistenziali di un’utenza in costante aumento, sia in termini numerici che di complessità clinica.

L’ipotesi, che anche in questo caso sarà valutata dalla Direzione Sanitaria, rappresenta un passo significativo verso un miglioramento strutturale dell’offerta urologica. Il reparto rappresenta un fiore all’occhiello per l’ospedale del Valdarno e negli ultimi anni è stato notevolmente potenziato, con un’importante espansione dell’attività clinica e chirurgica, l’introduzione di nuove metodiche diagnostiche e terapeutiche e l’avvio di servizi altamente specialistici rivolti a una vasta fascia della popolazione, con particolare attenzione ai soggetti fragili.

E’ stato ad esempio attivato l’Ambulatorio del Pavimento Pelvico, dedicato all’uro-ginecologia femminile, con prestazioni mirate alla diagnosi e al trattamento dell’incontinenza urinaria, del prolasso degli organi pelvici e delle infezioni ricorrenti delle vie urinarie.