L’hanno trovata a Livorno, per strada. Silvia Brizzi, 60 anni, accusata di occultamento di cadavere e truffa aggravata, è stata sottoposta ad un normale controllo da parte delle forze dell’ordine labroniche che, riconosciuta, le hanno consegnato la notifica della chiusura indagini. Indagini che hanno fatto luce sulla vicenda che risale al 31 agosto 2024, quando la madre, Carla Maria Vittoria Bazzani, 91enne aretina, era stata trovata morta nel suo appartamento di via Montanara. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, era rimasto lì per un tempo indeterminato. L’anziana viveva con la figlia che al momento del ritrovamento del cadavere fu rintracciata dalla squadra mobile di Arezzo in un hotel di Rimini. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, Silvia Brizzi si era resa irreperibile per diversi mesi, fino al recente ritrovamento a Livorno.
Secondo l’accusa, la donna avrebbe trovato la madre morta per cause naturali e non avrebbe mai denunciato il decesso, né informato le autorità competenti. L’omissione integra il reato di occultamento di cadavere, aggravato dal fatto che, parallelamente, la donna avrebbe continuato a riscuotere la pensione dell’anziana madre, configurando così anche il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Il caso ha suscitato profonda indignazione non solo per la drammaticità del ritrovamento, ma anche perché, a distanza di quasi un anno, il corpo della signora Bazzani è ancora conservato in una cella frigorifera. Il Comune si era subito dichiarato disponibile a sostenere le spese funebri, con il vicesindaco Lucia Tanti che aveva spiegato come sia stato istituito un fondo ad hoc per persone sole e prive di risorse economiche. Tuttavia, la macchina amministrativa è al momento ferma, in attesa del nulla osta alla sepoltura. "Appena riceveremo l’autorizzazione procederemo con la sepoltura. Al momento, infatti, l’ufficio politiche sociali non ha ancora ricevuto il via libera ufficiale per dare seguito al rito funebre" spiega la vicesindaco.
Il processo a carico di Silvia Brizzi è fissato per il prossimo 26 settembre, quando comparirà in aula assistita dall’avvocato Barbara Mugnai.