Mini e Sanni contro i circoli sbarrati "Un’ingiustizia per i più deboli"

Il coordinatore dell’Arci di vallata e il sindaco di Cavriglia attaccano il provvedimento del governo

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La recente circolare del ministero degli Interni ha chiuso i 1250 circoli Arci della Toscana e le centinaia di sedi associative di Acli, Endas, Mcl, Aics, persino i baretti degli oratori. Colpito ovviamente anche il Valdarno e monta la polemica. "Quello che ha indotto a rappresentare la protesta è stato il provvedimento del Viminale con il quale, di fatto, si è dichiarata, non la sospensione di attività, ma la chiusura delle sedi dei circoli e tutte le attività di interesse generale che li si fanno", ha detto il presidente del Comitato Arci Valdarno Marco Mini (nella foto), che coordina 69 circoli in tutta la vallata, aretina e fiorentina.

Duro intervento anche del sindaco di Cavriglia Leonardo Sanni. "Se è vero che l’epidemia sta aumentando e che la situazione è di giorno in giorno sempre più grave, quindi è necessario mantenere tutte le misure di sicurezza possibili, è vero anche che i bar sono rimasti aperti fino alle 18 ed è una vera ingiustizia che i nostri circoli debbano restare chiusi – ha detto Sanni – queste realtà sono vive, preziose e fondamentali in ogni paese ed offrono servizi culturali e sociali a tutti, anche e soprattutto alle categorie più disagiate e meno abbienti"Il primo cittadino ha precisato che, ovviamente, i protocolli di sicurezza devono essere rispettati da tutti con severità, ("cosa che i circoli peraltro hanno sempre fatto"), ma ha sottolineato che questa chiusura, quando le analoghe attività commerciali restano aperte, segna una disparità davvero poco comprensibile.

"Mi auguro che il governo ponga subito rimedio a quello che ritengo sia solo un grave errore di valutazione – ha concluso – facendo riaprire almeno l’attività di somministrazione".