L’inchiesta della Dda fiorentina sulle inflitrazioni malavitose in Toscana ha fatto tornare alla mente i fatti tragici di dieci anni fa a Meleto Valdarno, comune di Cavriglia. Uno degli arrestati, il ventiquattrenne Raffaele Andreacchio, è infatti il figlio di Nicola, l’uomo ucciso nella folle notte della sparatoria, quando due famiglie rivali si scontrarono e alla fine per terra rimase una vittima. Si trattò di una vera e propria spedizione punitiva. Tutto era cominciato all’alba quando Domenico Samà, vicino di casa di Orlando Vecchiè dal quale lo dividevano vecchie ruggini, graffiò con le chiavi l’auto del rivale. Gli altri lo videro dalla finestra, reagirono e lo picchiarono. Si intrecciarono le telefonate, i Samà chiamarono in soccorso da Mercatale Valdarno i parenti Andreacchio, che salirono a Meleto quando era già buio. La vendetta scattò all’ora di cena: Vecchiè tavola, venne invitato col citofono a scendere in strada, qui lo affrontarono i rivali, il genero cadde colpito da una botta in testa, il suocero venne sfiorato da uno sparo. Vecchiè scappò in casa, armandosi anche lui e fece fuoco dalla finestra uccidendo Nicola Andreacchio.