Medioetruria al bivio Giani firma con Salvini il patto per la stazione "Via all’iter fra un mese"

Il governatore toscano sigla il protocollo con ministero e Regione Umbria "Un incontro per stabilire regole e modalità sull’opera strategica". Il 30 giugno nuovo step: al tavolo tecnici e assessori regionali. .

Medioetruria al bivio  Giani firma con Salvini  il patto per la stazione  "Via all’iter fra un mese"

Medioetruria al bivio Giani firma con Salvini il patto per la stazione "Via all’iter fra un mese"

di Lucia Bigozzi

Era quello che serviva per superare l’empasse, riaggiornare l’agenda su regole e tempi, stabilire un metodo e fissare una data. A Roma il faccia a faccia tra il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini e i presidenti di Regione Eugenio Giani per la Toscana e Donatella Tesei per l’Umbria (accompagnati dai rispettivi assessori ai trasporti, Stefano Baccelli ed Enrico Melasecche) è servito a riallineare e rilanciare il lavoro avviato un anno fa dal protocollo con l’allora ministro Giovannini. Finora il tavolo tecnico ha subìto rallentamenti dovuti anche al cambio di governo. Ora, la macchina si è rimessa in moto. Ieri a Roma al nuovo tavolo di lavoro Giani e Tesei hanno illustrato lo stato dell’arte a Salvini. Proprio la giunta regionale umbra ha varato il nuovo piano regionale dei trasporti indicando in Creti la localizzazione della stazione. Un cambio radicale rispetto al piano precedente che indicava Rigutino.

"Abbiamo sviscerato le problematiche e convenuto sull’attivazione, entro un mese, di un tavolo tecnico-politico", spiega Giani. Ci saranno esperti del ministero e assessori di Toscana e Umbria. Si riparte da qui: a fine giugno (si parla del 30) si comincerà a entrare nel vivo dell’iter che porterà alla decisione finale su dove costruire l’hub ferroviario. Opera attesa, invocata dalle categorie economiche, al centro di un braccio di ferro istituzionale sulla localizzazione.

Un incontro "interlocutorio per illustrare al ministro il lavoro fatto con Giovannini un anno fa", aggiunge il governatore toscano. Il vertice è servito a fare un passo avanti, "per arrivare all’individuazione delle modalità progettuali con cui costruire la stazione". La sollecitazione di Giani al ministro ha riguardato l’importanza "di fare l’opera" e la necessità di garantire una rete di interventi su gomma e rotaia "ai territori delle tre province coinvolte Arezzo, Siena e Perugia, per raggiungere nel modo più rapido e agevole il luogo scelto per la stazione dell’alta velocità", rimarca Giani.

In sostanza, nessuno dovrà essere penalizzato dalla scelta finale che ruota attorno a tre ipotesi: Rigutino, Creti nel comune di Cortona e Chiusi (Siena). Altra sottolineatura che Giani ha ribadito a Salvini è che "non dovrà essere una scelta secca, bensì l’atto conclusivo di una valutazione che consente a tutti i territori di trarre beneficio dall’infrastruttura". In buona sostanza - è il ragionamento di Giani- non basta dire dove si fa ma è fondamentale assicurare come ci si arriva da ogni angolo del bacino interprovinciale. L’obiettivo del lavoro che da giugno si snoderà secondo la road map è "arrivare a una sintesi e se la sintesi fosse anche su una quarta ipotesi va bene, a patto che l’opera venga realizzata", è la chiosa criptica di Giani. Nella riunione al ministero che ha preceduto il vertice su Medioetruria, il governatore toscano ha firmato un protocollo sul completamento delle grandi infrastrutture viarie nella regione, tra le quali il secondo lotto della Bretella Le Coste-Casello Valdarno, nel comune di Terranuova Bracciolini.