
Gli studenti e le studentesse del Liceo Francesco Redi di Arezzo
di Gaia Papi
AREZZO
Da Pasolini a Tomasi di Lampedusa, da Piers Brendon a Maccioni, da Telmo Pievani fino a Paolo Borsellino, con un salto nei linguaggi digitali e nel ruolo dei social network: la prima prova della maturità si è conclusa, e per i 2.854 maturandi aretini è già tempo di voltare pagina. Il tema di italiano – la traccia regina, quella con cui si apre il calendario degli esami di Stato – ha come ogni anno sorpreso molti e smentito ogni previsione, chiudendo il lungo capitolo del "toto-traccia" alimentato nelle settimane precedenti da pronostici, chat e congetture. Nel primo giorno di prove, i ragazzi hanno potuto scegliere tra sette tracce suddivise tra analisi del testo, testo argomentativo e tema d’attualità. C’è chi ha optato per la riflessione culturale con Pasolini o il Gattopardo, chi ha affrontato il pensiero critico sull’uso dell’intelligenza artificiale nei social, e chi si è lasciato ispirare da figure simboliche del Novecento italiano come Borsellino. Un ventaglio ricco e stimolante dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla cronaca. Archiviato il tema, i maturandi stanno ora affrontando la seconda prova, quella relativa alla materia d’indirizzo, che varia a seconda del percorso scolastico. Al liceo classico è tornato il latino, mentre allo scientifico – anche per scienze applicate e sportivo – è confermata la temuta matematica.
La prova può essere scritta, grafica, pratica o esecutiva, seguendo quanto previsto dal quadro ministeriale. Non mancano difficoltà, ma anche la consapevolezza che il conto alla rovescia verso la libertà è ormai partito. Il prossimo passo? Mercoledì 25 giugno si terrà la terza prova scritta, riservata solo ad alcuni indirizzi scolastici, dove prevista. Poi sarà la volta della fase conclusiva: il colloquio orale, il momento più atteso (e temuto), in cui l’interrogazione si trasforma in una vera e propria conversazione multidisciplinare. Gli orali potranno iniziare già da lunedì 23 giugno, a discrezione delle singole commissioni. Ogni candidato partirà dall’analisi di un materiale scelto dalla commissione: potrà essere un testo, un progetto, un documento, un problema o un’esperienza significativa, da cui si svilupperà un confronto su più ambiti disciplinari. In mezzo, emozioni, attese, timori e notti insonni. Ma anche la consapevolezza di essere a un passo dalla fine di un ciclo e dall’inizio di un nuovo cammino. Con la penna, la mente e il cuore, i maturandi 2025 stanno scrivendo una pagina importante della loro storia. Il bell’augurio che arriva dal liceo Redi di Arezzo è che venga fatto: "Portando dentro tutto ciò che avete imparato — non solo tra i banchi, ma anche nelle amicizie, nei momenti difficili, nelle risate e nelle sfide che vi hanno fatto crescere. Affrontate queste prove con coraggio, autoironia e testa alta".