ALBERTO PIERINI
Cronaca

Martino torna, Colombina già in fuga Cicerchia e Scortecci: tutti cinque

Prima notte di prove tra conferme e sorprese. Porta del Foro viaggia forte con entrambi i cavalieri. Brutta caduta di Vanneschi ma Paffetti convince. Sant’Andrea in rodaggio davanti al suo allenatore.

Martino torna, Colombina già in fuga Cicerchia e Scortecci: tutti cinque

di Alberto Pierini

Dov’eravamo rimasti? Ai due giganti di Santo Spirito più precisi di Calamity Jane? Agli altri in buona forma ma costretti ad inseguire? Bene, si riparte da lì. Quando Elia Cicerchia, con l’eterna espressione da bambino ribelle, in sella alla sua Olimpia completa la lizza e centra il 5, sembra che il tempo non sia neanche passato. Quando Gianmaria Scortecci timbra non il cartellino ma il centro del bersaglio, è chiaro che il tempo non è passato.

Eppure nella clessidra c’è meno sabbia, sicuramente molta meno di quella che compone la lizza. Il Saracino 2023 accende i motori. Le tribune non sono piene ma affollate sì, la curiosità è tanta. E regna sovrana soprattutto tra i colori biancoverdi. Perché dalle parti di Sant’Andrea c’è un clima di ritorno al futuro. No, il tempo non sembra passato neanche per Martino Gianni.

Qualche capello grigio ma lo sguardo perentorio del protagonista. I risultati ancora devono arrivare e il quartiere per una sera sempre più in rodaggio degli altri.

Montini è vicino al 5 ma fa 2, Marmorini è vicinissimo al 5 ma fa 2 anche lui. Ma per Martino conta la gara e la ritrovata sicurezza dei suoi ragazzi la vedi alla seconda carriera e poi a quelle delle cosiddette riserve. Perché sia Tavanti che Bruni timbrano il centro e quest’ultimo recupera perfino la lancia al volo. Un volo che non vuole essere interrotto ma che la sua vera prova del fuoco la avrà sabato sera.

E’ la notte della prima. Per Martino e per tutti. La Giostra però deve cominciare subito a fare sul serio: le prove vere sono meno del solito e c’è perfino una simulazione di gara in vista che è la novità dell’anno. La piazza scalda i motori.

I primi ad accenderli sono i due di Porta del Foro. Sarà il fanalino di coda dell’albo d’oro ma sulla piazza la differenza non si vede. Parsi cavalca una Nuvola, il suo destriero, che non è sogno ma realtà: piazza due cinque di fila, dà una netta impressione di crescita. Anche se le prove vanno prese con le molle, sennò non si chiamerebbero prove. E al suo fianco "Tallurino" Rossi mostra una maturità che colpisce: sfiora il 5 al primo tentativo, lo colpisce al secondo. La Chimera fa sul serio, deve solo attraversare il fuoco della sfida vera, quella dove ogni tanto si perde.

Santo Spirito no: i suoi due giganti non vedono altro che il 5. Preso al primo tentativo e preso al secondo, come se ormai fosse un duello personale. Martino li segue con la coda dell’occhio, in fondo li ha plasmati lui e anche se ora viaggia su un’altra fuoriserie non può non ammirarli.

Porta Crucifera parte con l’handicap: una brutta caduta di Lorenzo Vanneschi, subito dopo aver colpito il bersaglio. Il suo Pinocchi scarta, la corsa finisce in terra ma per fortuna senza conseguenze. Ma subito dopo sfiora il 5 due volte, roba da cavalieri veri. Intanto l’esordiente Paffetti, l’unico debuttante della piazza, il centro lo fa secco al primo tentativo. Un segnale che riconcilia il mondo rossoverde con la disfida di giugno. Che prende corpo, anche nel clima della piazza. Intorno ai titolari i 5 si sprecano anche dalle riserve: i due Pineschi fanno centro imitando i fratelli terribili, di Tavanti e Bruni abbiamo detto, uno rotondo lo cancella anche Bennati.

E’ la prima Giostra dell’anno, in genere quella che riserva punteggi un po’ meno alti dell’altra. Ma la verità la racconterà solo nelle prossime ore. O magari la nasconderà: perché gira gira fino a sabato i verdetti sono solo solo previsioni. E il tempo sembra davvero essersi fermato.