
Il punto prelievi non chiuderà, ma anzi vedrà ampliare di un’ora il servizio offerto alla cittadinanza nel corso della settimana....
Il punto prelievi non chiuderà, ma anzi vedrà ampliare di un’ora il servizio offerto alla cittadinanza nel corso della settimana. A parlare è la Asl Toscana Sud Est tramite una nota in cui spiega come siano state risolte le problematiche legate alla Casa della Salute di Badia al Pino. Una notizia anticipata di poche ore da quel post sui propri canali social con il quale l’amministrazione di Civitella sottolineava come le criticità erano state risolte.
Tutto era nato la scorsa settimana con la presa di posizione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Tavarnesi a cui si era unita anche la segreteria comunale del Partito Democratico, come spiegato da Paolo Randellini. Un coro unanime per chiedere un passo indietro alla Asl che a quanto pare aveva messo in cantiere la possibilità di chiudere, a partire dai primi di luglio, un box prelievi presso la Casa della Salute di Badia al Pino. Comune e Pd avevano quindi sollevato la questione chiedendo all’Azienda di ripensare e rivedere quella scelta soprattutto in funzione della popolazione, in particolar modo delle fasce più fragili.
Alla fine la tanto e attesa svolta è arrivata. "Il dialogo e la collaborazione tra enti si dimostrano ancora una volta strumenti efficaci per rispondere concretamente ai bisogni della comunità - ha scritto il Comune sui propri canali social - Continueremo a vigilare affinchè i servizi restino vicini alle persone e adeguati alle esigenze del territorio". La Asl Toscana Sud Est dal canto suo ha ribadito nella giornata di ieri che non ci sarà alcuna chiusura e che sarà, invece, implementata l’offerta. Già perché è stato deciso di istituire una seduta aggiuntiva il sabato mattina dalle ore 7.20 alle ore 8.30, che aumenterà di 30 unità i prelievi settimanali complessivi operati nella Casa della Salute di Civitella.
"Una scelta importante - ha aggiunto l’amministrazione comunale - che conferma la volontà di mantenere sul territorio servizi sanitari fondamentali per i cittadini, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione".
M.M.