Morte di Martina Rossi, la mamma: "Premio al condannato? Non mi stupisco più di niente"

Parla Franca Murialdo: sua figlia morì, come stabilito dalla condanna, per sfuggire a una violenza sessuale di gruppo a cui partecipò il ragazzo il cui premio è stato prima reso pubblico, ma poi ritirato, dal Coni

Firenze, 8 settembre 2022 - "La mamma di Martina è talmente indignata per tutto quello che è successo in questi dieci anni e  per quello che ha dovuto sentire nel corso dei processi che è meglio non parli. Ma da cittadina italiana mi chiedo se siano questi i valori dello sport".

La mamma di Martina Rossi: "Non mi stupisco più di niente"

Franca Murialdo è la mamma di Martina Rossi, la studentessa genovese di vent'anni morta precipitando dal sesto piano di un albergo a Palma di Maiorca mentre scappava da un tentativo di violenza sessuale il 3 agosto del 2011. E ora vedere che il Coni ha insignito (ieri sera l'evento è stato annullato) della medaglia di bronzo per meriti sportivi uno dei condannati,  Alessandro Albertoni,  giovane di Castiglion Fibocchi, già campione italiano di motocross, è l'ennesima pugnalata al cuore dopo una vicenda giudiziaria travagliatissima. 

Prima l'archiviazione in Spagna come suicidio, poi la riapertura del caso in Italia. Cinque gradi di giudizio fino alla condanna definitiva per Albertoni e Luca Vanneschi per concorso in violenza sessuale di gruppo e alla dichiarazione di prescrizione per morte come conseguenza di altro reato. 

Signora Franca quando l'ha saputo, cosa ha pensato?

"Sono stati condannati in via definitiva per tentata violenza sessuale di gruppo, lei cosa avrebbe pensato?"

Ma lei è la mamma di Martina...

"Ma io sono anche una cittadina italiana e credo che i valori dello sport siano altri. Uno sportivo dovrebbe essere anche una persona degna che ha dei valori, soprattutto la lealtà".  

E' rimasta stupita?

"Non mi stupisco più di nulla, ho sentito talmente tante bugie in questi anni e durante uno dei processi dissero che Albertoni era stato premiato sportivo dell'anno. Si rende conto? Castiglion Fibocchi è un piccolo paese: sono venuti a testimoniare tutti a favore suo".

Una svista...

"Lo spero. Altrimenti cosa devo pensare? Che sia una mossa perchè ancora il tribunale di sorveglianza non si è pronunciato e serviva una medaglia da appendersi al petto per meritarsi l'affidamento ai servizi sociali?".

Ma lei cosa direbbe al presidente del Coni, Malagò?

"Immagino che non lo sapesse, ma comunque bene che legga i giornali visto che lei lo scriverà e che stia più attento a quello che accade nelle succursali".

Ancora il tribunale di sorveglianza non ha deciso sull'esecuzione della condanna a tre anni?

"No, ma noi siamo fuori dal processo ormai e non veniamo informati".

Il danno è stato risarcito?

"No. Quando è stata mandata la messa in mora, i condannati non ritiravano nemmeno le raccomandate ma è chiaro che noi come famiglia non vogliamo un euro da questi signori. Sono soldi che mi fanno schifo".

E cosa ci farete?

"In qualche modo dovranno pagare e serviranno per le persone deboli e le donne vittime di violenza. Abbiamo appena dato vita ad un'associazione per ricordare la nostra Martina".

Eri.P.