FEDERICO D’ASCOLI; DALLA FOTO
Cronaca

Manganelli vuole gli Europei Ricorso contro l’esclusione

L’assistente arbitro che in finale di Champions mostrò la foto del padre morto chiede la riammissione in serie A per partecipare al torneo slittato causa Covid

di Federico D’Ascoli

Dalla foto strappalacrime alle carte bollate. Lorenzo Manganelli è uno dei migliori assistenti arbitrali a livello continentale e non abbandona il sogno di concludere la carriera sbandierando agli Europei dell’estate prossima. Per questo ha presentato ricorso al Tribunale nazionale Figc contro la sua dismissione. Il 23 agosto scorso Manganelli, che vive a Bucine, ha collaborato con Orsato nella finale di Champions League vinta dal Bayern sul Psg. Subito dopo la partita, mentre si avviava verso la premiazione, Manganelli (nella foto) ha tirato fuori dal taschino un’immagine del padre e l’ha mostrata alla telecamera, attirando l’attenzione dei media di mezzo mondo. Babbo Ferdinando, morto ad aprile per un’emorragia cerebrale connessa al Covid, ha trasmesso al figlio Lorenzo la passione per il fischietto: per trent’anni ha diretto tra gli amatori e spesso lo portava con sé sui campi del Valdarno. Per questo è arrivato l’omaggio al babbo in diretta da Lisbona. Vista l’eccezionale carriera di Manganelli e lo slittamento degli Europei per il Covid, la deroga per poter arbitrare oltre i 45 anni sembrava pacifica, se non doverosa. Soprattutto se si considera che l’assistente si è classificato ai primi posti della graduatoria di rendimento dell’ultima serie A. Ma non si può dare nulla di scontato da quando l’Aia è guidata dall’aretino Marcello Nicchi, a caccia del quarto mandato. Niente deroga: Manganelli è stato spedito a casa dopo una finale di Champions in cui, tanto per cambiare, non ha sbagliato nulla. Un paradosso che sbatte contro ogni buon senso: nel frattempo a un collega lombardo di Manganelli, più in basso nella graduatoria, è stato concesso l’allungamento di un anno. Su quella che ha tutta l’aria di una ripicca personale senza alcuna motivazione tecnica dovranno esprimersi i giudici della Federcalcio nell’udienza del 27 ottobre.

Manganelli per il ricorso con cui chiede la riammissione in serie A si è affidato all’avvocato Gianluca Ciotti del Foro di Latina che nel recente passato ha difeso l’arbitro Gavillucci al centro di un’altra dismissione contestata. "Manganelli è stato proposto dall’Aia all’Uefa per tutto il 2020 nell’ottica di una deroga per partecipare agli Europei che si sarebbero disputati oltre il 30 giugno, ultimo giorno della stagione sportiva – spiega Ciotti – spostata la data al 31 agosto per la pandemia, la deroga non è stata concessa, scelta mai avvenuta per casi analoghi nella storia dell’associazione. È un inaccettabile arbitrio: siamo convinti che la giustizia Figc non potrà che riconoscere le nostre ragioni".