L’odissea dei pendolari finisce di nuovo in Regione

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VALDARNO

Hanno presentato un’interrogazione alla Regione e all’assessore regionale ai trasporti per denunciare la situazione insostenibile che stanno vivendo i pendolari che utilizzano la tratta ferroviaria valdarnese. "Un calvario quotidiano fatto di ritardi guasti, interruzioni, preparazioni di treni in ritardo, disservizi vari: la linea Direttissima che unisce il Valdarno a Firenze è diventata un girone infernale – hanno tuonato i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio – I pendolari di Montevarchi, San Giovanni, Arezzo non sanno mai a che ora arriveranno, ormai è diventato un terno al lotto! E’ ora che Rfi, per i continui guasti all’infrastruttura che generano ritardi ai convogli di Trenitalia, e la Regione Toscana diano risposte concrete, più che spiegazioni". Gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno spiegato che non è accettabile che ogni giorno i pendolari arrivino con ritardi più o meno considerevoli al lavoro e a casa. "Si tratta di ore sottratte alla vita di migliaia di persone – hanno aggiunto – Accade spesso che i treni vengano dirottati sulla linea lenta anche quando sono regionali veloci, lunghe soste nel "nulla" senza alcun tipo di avviso ai passeggeri, nessuna indicazione sui motivi del ritardo o dell’arresto del convoglio. Disservizi gravi – hanno proseguito Veneri e Capecchi – per chi paga quasi 88,50 euro al mese di abbonamento e riceve un servizio nemmeno lontanamente adeguato".

I due consiglieri hanno raccolto decine di segnalazioni e lamentele da parte di viaggiatori esasperati. "Ritardi che in tante occasioni superano i 100 minuti".