Gaia Papi
Cronaca

Lo studente eroe salvò un uomo, Mattarella lo chiama al suo fianco

Alessandro Dioni strappò all’infarto il padre di un amico. Lunedì sarà a Forlì con il capo dello Stato

Alessandro Dioni
Alessandro Dioni

Arezzo, 13 settembre 2023 – Alessandro Dioni sarà tra i giovani che incarnano i valori sani, nella scuola e nella vita. La parte migliore della società.

Sul palco, lunedì a Forlì sarà, Alessandro sarà al fianco del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aprire l’anno scolastico, insieme al ministro Giuseppe Valditara.

Alessandro ha 17 anni, studia al liceo classico e a luglio ha salvato la vita a un uomo di 52 anni: il suo cuore si era fermato, alla fine di una festa parrocchiale, a San Marco, in via Romana.

E ieri a Firenze, è stato protagonista della cerimonia in consiglio regionale, voluta per celebrare il suo atto di coraggio. Lui arrossisce quando lo chiamano eroe: «Ho fatto quello che dovevo» dice con un filo di voce, a rendere ancora più grande, se possibile, il gesto che in quella sera d’estate ha salvato la vita a un padre di famiglia.

A restituirgli la dimensione di quanto ha fatto c’è l’invito del capo dello Stato a partecipare all’inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico. Il massimo riconoscimento per uno studente. Una manifestazione itinerante che quest’anno sceglie Forlì, come segno di attenzione a una terra colpita dall’alluvione. Con lui, oltre ai genitori, la preside Mariella Ristori e Marcello Amadori, l’uomo al quale Alessandro ha salvato la vita.

«Siamo felici dei riconoscimenti ad Alessandro», spiega il babbo Gianluca, ma niente può superare l’emozione di quanto ha fatto. Quella è la cosa in assoluto più importante.

La dimostrazione di come certi interventi possono farli anche persone normali, come è nostro figlio». Alessandro si imbarazza ancora quando lo chiamano eroe. Quell’imbarazzo che non è riuscito a nascondere nemmeno ieri, in occasione di un importante riconoscimento.

«Un premio – ha detto il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo – a un giovane studente che ha salvato con un gesto importante il babbo di un amico colto da arresto cardiaco. Abbiamo voluto mandare un messaggio forte: non bisogna voltarsi dall’altra parte e mettere in campo tutto quello che si è in grado di fare per salvare vite umane».

Poi la consegna in sala Gonfalone, ad Alessandro delle Ali del Pegaso, un premio «nato per valorizzare i gesti di ragazze e ragazzi della nostra regione», ha aggiunto Mazzeo. Alessandro ha raccontato cosa accadde quella sera.

«Un evento che mi ha segnato e che mi porterò per sempre dentro; sono contento ma ho fatto quello che dovevo fare. I momenti più difficili sono stati quando cerchi il battito, tocchi le vene e senti che non c’è pulsazione e poi cliccare sul defibrillatore e vedere la persona staccarsi da terra in seguito alle scosse».

Quelle mosse, difficili, Alessandro le ha imparate nella sua scuola, il liceo Petrarca, seguendo un corso sull’utilizzo del defibrillatore. «Grazie alle lezioni sono riuscito a mettere in pratica quello che avevo fatto sul manichino».

E Daniele Gallastroni, il prof di scienze motorie, ha spiegato: «È un progetto, che facciamo dalla prima alla quinta superiore. Insegniamo la tecnica della rianimazione sia con il massaggio cardiaco che con il defibrillatore».

Sono stati il vicepresidente del parlamentino toscano Marco Casucci e la consigliera Lucia De Robertis a chiedere che il premio fosse consegnato a Dioni. «Un premio che deve servire a far passare il messaggio che quando non ci saranno più premi come questo perché sarà la normalità, avremmo vinto tutti perché significa che tutti sono Alessandro».