Lo strazio dei genitori in una lettera "Ciao Nico, nostro figlio splendido"

Folla in chiesa per l’addio al 22enne morto nell’incidente con altri tre. Dolfi era legato a Sansepolcro. Le parole di mamma Valentina e le lacrime degli ex compagni di classe del liceo "Città di Piero"

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di Cristina Crisci

"Sei e sarai sempre il nostro figlio splendido. Sei e sarai sempre il nostro fratello maggiore, il nostro amore grande. Sei e sarai sempre con tutti noi": sono le parole scritte da Valentina, la mamma di Nico, lette da un’amica di famiglia dall’altare della chiesa di Riosecco che ieri non è riuscita a contenere la folla, che ha gremito per tutto il tempo anche il piazzale antistante. Sulla bara bianca una foto di Nico sorridente in un giorno d’estate, poi la maglia rossa della squadra di volley, la sciarpa dell’Inter, le rose, i messaggi, i palloncini blu e neri che si alzano verso il cielo. Una folla commossa, un dolore che si fa tangibile come la pioggia che non si ferma. Nella chiesa di Riosecco ieri pomeriggio si sono svolti i funerali di Nico Dolfi, 22 anni, uno dei quattro ragazzi morti nell’incidente di San Giustino del 3 dicembre scorso. Il ragazzo era molto legato a Sansepolcro dove aveva frequentato con profitto il liceo "Ciottà di Piero".

Tanti, tantissimi giovani giunti da ogni parte dell’Altotevere e della Valtiberina toscana, dal liceo biturgense gli ex compagni di scuola e quelli attuali del fratello, i genitori, gli amici di sempre, i ragazzi della parrocchia dove Dolfi era molto attivo.

Tutti insieme per dare l’ultimo saluto a Nico e ricordare il valore dell’amicizia, che va oltre la morte: "Nella solitudine un amico ha il potere di aiutarti - dicono alcuni ragazzi leggendo una lettera dall’altare - L’amicizia non è diminuita dalla distanza o dal tempo, dalla sofferenza o dal silenzio, ma mette più profonde radici. La sinfonia triste di questi attimi diventerà sempre più lontana e fioca, la musica leggera e piacevole degli accordi delle tue parole sarà per sempre dei nostri ricordi". Altri pensieri nella lettura delle bellissime parole contenute nella lettera di Sant’Agostino: "La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte, è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu", poi ancora: "Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace".

La messa è stata concelebrata da don Achille, don Giancarlo e don Paolino che conoscevano bene Nico e ne hanno tratteggiato il carattere, la disponibilità ad aiutare e organizzare attività a favore di tutti, soprattutto dei più piccoli. Infine il ricordo di un’altra tragedia che segnò la comunità di Riosecco: era il luglio del 2004 quando morì in un incidente stradale sulla strada delle vacanze, la famiglia Andreini-Boriosi. "Anche in quel momento - racconta don Paolino - in questa chiesa ci furono due bare bianche; oggi come allora nella grande sofferenza il dolore abbatte le distanze e ci si abbraccia. Perché di fronte a queste tragedie enormi si prende coscienza che la vita e l’amore sono più grandi di noi".