SONIA FARDELLI
Cronaca

Lo stratega di Colcitrone Il riscatto di Sepiacci: "Non è stata fortuna È questione di testa"

L’ex giostratore biancoverde allena Paffetti e Vanneschi: "Hanno grandi potenzialità. Siamo stati bravi a mantenere i nervi saldi in Giostra" .

Lo stratega di Colcitrone  Il riscatto di Sepiacci:  "Non è stata fortuna  È questione di testa"
Lo stratega di Colcitrone Il riscatto di Sepiacci: "Non è stata fortuna È questione di testa"

di Sonia Fardelli

Maurizio Sepiacci con Lorenzo Vanneschi e Niccolò Paffetti ha ottenuto la sua terza lancia d’oro come allenatore. Una vittoria ottenuta nel ruolo di outsider e con una giovane accoppiata che nessuno dava per favorita.

Sepiacci, dietro questo successo che segreto c’è?

"Solo tanto lavoro prima e dopo la Giostra di giugno. Dopo la notturna ci hanno consigliato di porci delle domande. Ce le siamo poste ed abbiamo anche cercato di dare le risposte. Eravamo perfettamente coscienti di non essere l’accoppiata favorita e che altre erano molto più forti di noi. Sapevamo però anche di avere delle possibilità e delle potenzialità. Abbiamo lavorato molto sia a giugno che a settembre sulle traiettorie e sulle velocità dei cavalli. E alla fine siamo riusciti a standardizzare le carriere, tranne ovviamente l’ultima di Rosa, che è stata un po’ disturbata. Se Paffetti non avesse fatto il punteggio che serviva per vincere Giostra, l’avrebbero fatta ripetere".

Niccolò Paffetti è stato la rivelazione di questa Giostra, che giudizio dà di lui?

"Niccolò è un ragazzo che non ho cresciuto completamente io, la sua preparazione viene da lontanissimo fin da quando il padre lo metteva da piccolo a cavallo. Negli ultimi due anni comunque gli sono stato molto vicino. Montava e monta molto bene a cavallo, è tra i migliori di quelli che sono adesso sulla lizza. E si è rivelato anche un buon giostratore. Certo due giostre sono poche per giudicare, ma penso che abbia molte potenzialità. Anche perché ha un’ottima testa da gara".

E Lorenzo Vanneschi?

"Ha lavorato molto per cercare di migliorare tutta una serie di cose. Ci diranno i tecnici se siamo riusciti nell’intento. E’ un giostratore nel quale io credo".

Per anni con Martino Gianni avete corso insieme, quest’anno da allenatori avversari avete conquistato una lancia ciascuno. Che effetto fa?

"E’ stata una sfida molto entusiasmante. Per me che sono stato sempre il secondo di Martino, riuscire a batterlo è stata una grande soddisfazione. Martino ha diversi anni più di me e quando correvamo insieme mi ha insegnato tante cose. Questa vittoria è importante".