CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

L’istituto Buitoni senza iscritti. Artigianato con il freno tirato. L’appello: "Ragazzi, ripensateci"

L’allarme di Confartigianato per una scuola professionale che formava i giovani al lavoro. Il paradosso per l’associazione è che le aziende non trovano ragazzi e riassumono i pensionati. .

L’istituto Buitoni senza iscritti. Artigianato con il freno tirato. L’appello: "Ragazzi, ripensateci"

Grido d’allarme di Confartigianato Imprese alla notizia – peraltro già resa nota la scorsa settimana – degli zero iscritti alle classi prime dell’istituto professionale "Francesco Buitoni" di Sansepolcro (un tempo distaccamento del "Margaritone" di Arezzo), con i tre indirizzi didattici: manutenzione e assistenza tecnica, servizi socio-assistenziali e odontotecnici. Si parte quest’anno dalle classi seconde in su, con il rischio fra qualche anno di veder scomparire di fatto questa storica scuola biturgense. Scalpore in Valtiberina e reazione da parte del mondo produttivo.

"Molti dei nostri imprenditori di successo provengono da questo istituto ed in questo territorio hanno fondato le loro aziende, per questo siamo fortemente preoccupati - sottolinea Piero Piccini(a sinistra nella foto), presidente dell’area Valtiberina di Confartigianato, associazione che rappresenta nella vallata quasi 400 iscritti.

"Purtroppo, l’assenza di matricole al professionale di Sansepolcro riporta all’attenzione quello che è il problema più grande dei nostri imprenditori, ovvero la difficoltà nel reperire forza lavoro", aggiunge Gianluca Romani(a destra nella foto), responsabile di Confartigianato zona Valtiberina. "Un recente sondaggio della nostra associazione a livello nazionale ha rilevato che la quota dei lavoratori introvabili sul totale delle assunzioni previste era del 47,9% a luglio 2023, contro il 40,3% del luglio 2022. Trovo questo sondaggio molto attendibile – continua Romani – in quanto anche nei nostri uffici riceviamo numerose richieste di aiuto per la ricerca di personale. Spesso succede che l’imprenditore si veda costretto a riassumere per qualche mese i pensionati recenti. Siamo al paradosso – conclude – il lavoro c’è ma non si trova chi sia disponibile a farlo". Nonostante le difficoltà, l’impegno di Confartigianato rimane costante attraverso il continuo coinvolgimento degli imprenditori all’interno delle scuole per far vivere ai ragazzi dei veri e propri spaccati del futuro che li attende. "Abbiamo creato un’agenzia del lavoro che si occupa di far incontrare domanda e offerta di lavoro – spiega Piccini – e proponiamo percorsi di formazione adatti per intraprendere professioni che il mercato richiede. Continueremo con convinzione ad intervenire nelle scuole cercando di far comprendere ai ragazzi quali sbocchi di carriera possa incontrare il proprio talento. Il momento è propizio".

Dal polo artistico-professionale del "Giovagnoli", del quale il "Buitoni" fa parte, arriva un tentativo di spiegazione: "Abbiamo attivato il percorso Itis (tecnico industriale) specializzato nell’informatica, che ha formato una classe di 16 studenti e quindi potrebbe esservi stato uno spostamento verso questo indirizzo".