REDAZIONE AREZZO

Lingotti d’oro e soldi in contanti in casa di due imprenditori cinesi

Il distretto tessile di Prato e il distretto orafo di Arezzo uniti in una vicenda che vede protagonisti due imprenditori cinesi. All’interno delle loro case sono stati trovati lingotti d’oro e soldi in contanti.

I clienti che giravano intorno a questo sistema messo a punto dai sei studi professionali e dal centro elaborazione dati erano principalmente cinesi. L’operazione "Easy Permit" ha messo a nudo un sistema illecito che si incardina nei meccanismi di "schermatura", ai quali ricorrono frequentemente le numerose imprese a conduzione cinese del distretto. Tali meccanismi di "schermatura", hanno consentito di ricorrere all’impiego di prestanome per nascondere l’effettiva titolarità della gestione dell’impresa. Durante le perquisizioni nelle abitazioni di due dei titolari occulti delle aziende interessate all’inchiesta sono saltati fuori 250mila euro in contanti. E in una delle due case sono stato scoperti anche quattro lingotti d’oro dal peso di 100 grammi ciascuno e con un ideogramma cinese stampato sulla formella stessa. Un tesoretto che apre un altro canale di indagine, facendo collegare il distretto tessile con il distretto orafo di Arezzo, come ha detto il procuratore Giuseppe Nicolosi.