
L’infermiera in missione per Gaza. Milli è nel team di Gaslini e Meyer
di Claudio Roselli
C’è anche una professionista nell’equipe medica che da sabato scorso si trova ad Abu Dhabi per operare i bambini rimasti vittime del conflitto fra israeliani e palestinesi che, a causa della gravità delle loro condizioni, sono stati trasferiti dalla Striscia di Gaza nella capitale degli Emirati Arabi. È Laura Milli, 43 anni, infermiera esperta di sala operatoria ortopedica che da quasi venti anni presta servizio all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, il cui team – assieme a quello dell’istituto Giannina Gaslini di Genova – è impegnato da una settimana nella missione congiunta che costituisce un atto altamente meritorio da parte della sanità italiana. Con la squadra del dottor Giorgio Marrè Brunenghi, direttore di ortopedia del "Gaslini", ci sono per il Meyer il professor Giovanni Beltrami, direttore della struttura complessa di ortopedia e traumatologia pediatrica e di quella di ortopedia oncologica pediatrica del Meyer e appunto Laura Milli.
I due medici specialisti si stanno occupando dei bambini con difficili situazioni derivate sia da ferite che da crolli provocati dai bombardamenti e hanno già effettuato interventi chirurgici nell’ospedale Sheikh Khalifa Medical City, lavorando assieme ai colleghi del posto. Laura Milli, laureata a Siena, è sposata con una figlia e vive attualmente a Prato; a quanto risulta, avrebbe chiesto il trasferimento per rientrare in Valtiberina: i genitori vivono da sempre a , dove lei è cresciuta fino al completamento degli studi medi superiori. Come già ricordato, la Milli è un’affermata e apprezzata ferrista di sala operatoria, forte di una esperienza importante che ora è al servizio di chi sta pagando le conseguenze del conflitto in Medio Oriente. Questa missione in tandem rientra nel protocollo di intesa tra il Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria e l’istituto Gaslini, con il quale i due enti hanno condiviso un percorso di intenti volto a fornire supporto sanitario alle persone coinvolte nelle vicende belliche.
Il Meyer ha da subito offerto la sua disponibilità a una fattiva collaborazione con il Gaslini, realtà capofila della missione, per portare supporto alla popolazione pediatrica attraverso la partecipazione dei suoi professionisti. Un motivo di orgoglio, per , avere una concittadina che si adopera in favore dei più deboli e che con la sua assistenza regala una speranza a chi, senza colpe, si è trovato coinvolto in circostanze più grandi di lui. Ed è anche l’ennesima garanzia fornita dal Meyer di Firenze, capace di distinguersi non soltanto all’interno della propria clinica.