Liane e ponti tibetani nella scuola. Via al percorso avventura e incontro. All’Artistico primo caso in Italia

Il preside Tagliaferri lancia un nuovo progetto nel giardino dell’istituto: ecco l’anteprima e le novità. Un itinerario di inclusione ma anche uno spazio per confronti aperto alla città. Già allestito il cantiere.

Liane e ponti tibetani nella scuola. Via al percorso avventura e incontro. All’Artistico primo caso in Italia

Gli studenti dell’Artistico nel giardino dell’istituto dove sarà realizzato il progetto

di Gaia Papi

AREZZO

"Se vuoi ce la puoi fare, solo se lo vuoi". E’ il messaggio che vuole inviare il nuovo progetto che sta nascendo nel cuore del liceo Artistico - Coreutico - Scientifico Internazionale di Arezzo, "Piero Della Francesca". Dall’idea del vulcanico dirigente scolastico Luciano Tagliaferri nasce il "percorso salute inclusivo", un percorso avventura aperto a tutti. "L’idea è creare un simbolo, dimostrare che la scuola italiana è in grado di realizzare un percorso virtuoso in cui sport, condivisione e inclusione coesistono" spiega Tagliaferri.

Un percorso avventura. Sì un vero parco divertimenti, costituito da diversi percorsi aerei posti a varie altezze da terra che, con l’aiuto di liane, ponti tibetani, cavi (teleferiche), reti e passerelle, permettono di passare da un albero all’altro in estrema sicurezza, sta per essere realizzato nel cuore dell’istituto in via XXV aprile, (l’inaugurazione è in programma la prossima primavera, a febbraio o marzo; mentre i lavori sono già iniziati). Sorgerà in un giardino al centro dell’istituto, fino a prima del Covid un resede abbandonato che ospitava il vecchio cantiere di quando, 15 anni fa, venne costruita la scuola.

Tra queste mura in cui si respira arte e creatività niente è lasciato al caso, quel giardino ha un nome preciso "Il giardino dell’incontro e delle idee", nato per lanciare un messaggio ai ragazzi nel post Covid. "E’ il luogo dove le persone si incontrano e le idee prendono forma. Un luogo in cui realizziamo tanti eventi, in cui i ragazzi si incontrano non solo durante la ricreazione" continua il dirigente Luciano Tagliaferri.

"Per il senso e il valore che diamo a questo giardino, abbiamo pensato che fosse il luogo giusto per ospitare un percorso salute inclusivo. Una struttura del genere l’avevo vista al Dynamo Camp, il primo camp di terapia ricreativa in Italia, e l’ho trovata fantastica.

Ecco quindi l’idea di riprodurlo qua, e, viste le dimensioni che abbiamo a disposizione, sarà ancora più grande e rappresenterà un simbolo di inclusione, in cui quindi tutti, ma proprio tutti, possono partecipare, senza differenze. Sarà la prima e unica struttura del genere in una scuola italiana" continua orgoglioso Tagliaferri.

E non finisce qui, aggiunge il preside della scuola Luciano Tagliaferri "Vogliamo dare la possibilità di utilizzarlo anche al di fuori dell’orario scolastico. L’idea è creare un’associazione all’interno della quale non ci sia solo la scuola ma anche realtà sportive, culturali, sociali così da dar vita ad una struttura per la gestione al di fuori della scuola. Per il momento abbiamo fatto un’interessante chiacchierata con il Cai, il percorso ha anche un’area di arrampicata, potrebbe diventare una palestra in città".

Insomma, un percorso avventura intorno al quale creare attività; un percorso virtuoso in cui sport, condivisione e inclusione convivano sotto un unico messaggio: "se vuoi ce la puoi fare, solo se lo vuoi". ribadisce il preside del liceo artistico, coreutico, scientifico internazionale di Arezzo Luciano Tagliaferri.