Legionella nelle docce, Estra chiude bagni e spogliatoi degli operai. Torna l’incubo contagio

L’azienda ha varato un piano d’attacco per debellare il batterio. Test ancora positivi dopo il monitoraggio. Grazzini: "Battaglia difficile". Sanificazione dei locali e mensa sospesa a scopo precauzionale

Laboratorio analisi (foto di repertorio)

Laboratorio analisi (foto di repertorio)

Arezzo, 11 marzo 2023 - Legionella nella sede aretina di Estra. Chiusi spogliatoi, mensa e i bagni annessi. In città riesplode l’allarme: è il terzo caso in pochi mesi, con un tragico epilogo nei primi due. "Un avversario subdolo" come lo definisce Giovanni Grazzini consigliere di amministrazione della multiutility. Un problema con il quale l’azienda sta combattendo da mesi, tra chiusure, controlli e monitoraggi. E proprio dopo l’ultimo monitoraggio, sono state riscontrate ancora tracce del batterio, con i test che hanno dato esito positivo. "Crediamo che la fonte del problema sia una contaminazione delle docce. Tutto sarebbe partito da un sovradimensionamento degli impianti. In passato, le docce venivano usate da una trentina di operai di ritorno dal loro turno di lavoro, adesso sono solo tre quelli che le utilizzano. In quel ristagno d’acqua, si sarebbe sviluppato il batterio che si è propagato lungo le tubazioni dell’impianto idrico della struttura, fino alle docce, appunto. Da lì si sarebbe annidato negli snodi e nelle guarnizioni, spiega Grazzini. "Ci sono dei punti dove la presenza del batterio persiste e per questo gli spogliatoi e i bagni relativi sono stati chiusi. Chiusa preventivamente anche la mensa".

È stato il responsabile della prevenzione e protezione della multiutility a informare tutti i lavoratori della sede aretina che in questi giorni quei locali non potranno essere a disposizione, fino a che non arriverà la comunicazione della risoluzione del problema. L’attenzione dell’azienda è massima. "Mentre stanno procedendo con le disinfezioni per cercare di sradicare la presenza della legionella nei punti in cui più facilmente si annida, come le curvature dei tubi, stiamo anche valutando due nuove strade da intraprendere in questa dura battaglia. Fino ad ora la situazione è migliorata, ma non definitivamente risolta. Dobbiamo quindi procedere per tentativi. La prima ipotesi potrebbe essere quella di provare nuovi presidi con aziende diverse rispetto a quelle con le quali abbiamo lavorato fino ad ora, oppure sostituire alcuni punti dell’impianto di purificazione, ovvero smurare e procedere con la realizzazione di un impianto ex novo" spiega l’amministratore delegato.

Intanto nell’intera struttura si tengono gli occhi aperti: sono infatti stati impiantati alcuni dispositivi suppletivi anche laddove i controlli sono risultati negativi. Un problema che Estra non sta sottovalutando: è massimo l’impegno nel cercare di sradicare il batterio, la cui inalazione, ricordiamo, può avere anche gravi conseguenze. Nel caso specifico, rappresenta un fastidioso inconveniente per i dipendenti della struttura.

Un argomento, quello della legionella, su cui in città recentemente l’attenzione si è fatta più alta. Hanno colpito i casi a seguito dei quali sono morte due persone ricoverate in cliniche aretine.