
Sanificazione
Arezzo, 30 maggio 2020 - Sommersi e salvati. La stragrande maggioranza i sommersi ma c’è posto anche per i salvati nel calderone della grande emergenza Covid. Il Pil in picchiata non riguarda la grande distribuzione. Non tocca le industrie alimentari, al pastificio Fabianelli, ad esempio, non si è smesso un attimo di produrre a pieno regime.
Non coinvolge la Buitoni e giusto per restare in Valtiberina non tange Aboca, la multinazionale di Valentino Mercati che ha addirittura aumentato la produzione essendo a pieno diritto nella filiera medica, sia con le piante officinali sia con la rete delle farmacie stesa in mezza Italia e anche all’estero. Le farmacie, appunto: altro settore che non ha scontato la crisi, come d’altra parte quello della tecnologia e dei computer.
Qui ad Arezzo siamo forti sul fronte hi tech: abbiamo parlato nelle scorse settimane della Saima e dei suoi meccanismi di sicurezza anti-Covid; e della Seco, l’azienda che ha creato i miniventilatori per l’ossigeno. Esempi di come i problemi possono trasformarsi in opportunità e di come lo spirito di iniziativa degli imprenditori sia in grado di superare gli ostacoli.
Tornando alla Saima, ha appena stretto una collaborazione con l’Itis per consentire lo svolgimento dell’esame di maturità all’interno della scuola in totale sicurezza. E quanto alla Seco, i suoi strumenti, in sinergia con un’azienda forlivese, hanno attratto l’interesse di mezzo mondo. Ma c’è un altro settore nel quale l’emergenza Covid ha messo le ali al business, realizzato indotto e creato posti di lavoro.
Nei mesi del lockdown le ditte della sanificazione hanno vissuto di corsa, disinfestando negozi, aziende grandi e piccole, uffici, banche, sedi di categoria, insomma gli immobili che richiedevano una cura particolare.
Luca Mori è il titolare di Chimerambiente, un gioiellino di azienda attiva ad Arezzo da una decina di anni, specializzata in una vasta gamma di interventi che vanno dalla derattizzazione, all’allontanamento dei volatili, alla nebulizzazione anti-zanzare, alla criodisinfestazione e appunto alle sanificazioni.
«Adesso le acque si sono calmate - racconta Mori - ma c’è stato un momento in cui non sapevamo dove mettere le mani». L’azienda era tempestata di richieste, «cento al giorno fra telefonate, messaggi, mail». Tre persone dedicate a queste particolare operazione, ognuna in grado di effettuare sette interventi al giorno, ovviamente a seconda degli ambienti da sanificare.
«Siamo stati alla Baraclit - spiega ancora Mori - abbiamo lavorato in quasi tutti i negozi di Corso Italia, in uffici, ditte piccole e grandi. E quando non siamo stati in grado di intervenire, abbiamo consigliato l’uso di prodotti igienizzanti facilmente utilizzabili da chiunque».
Per dare un’idea attraverso i numeri, alla Chimerambiente sono stati compiuti in due mesi circa 250-300 interventi. Più meno siamo allo stesso livello nel caso delle altre quattro o cinque aziende attive in città: quindi 1500 sanificazioni in totale. E dal conto sfuggono le imprese che lavorano in altri centri della provincia.
I costi? La base è di 53 centesimi a metro quadro, ma la cifra finale varia a seconda delle dimensioni dell’ambiente: un conto è sanificare uno spazio di 20 metri quadri, un altro conto è agire su una superficie di 5mila mq; e qui ovviamente fanno premio gli sconti. Ma un’avvertenza è d’obbligo: tanti si sono riconvertiti all’improvviso al business delle disinfestazioni, e dunque attenti agli improvvisatori.