Le due mamme di Anghiari "Fateci adottare i gemelli"

La richiesta al tribunale dei minori per il percorso speciale introdotto nel 1983. L’avvocato Borri: "In Italia c’è un vuoto legislativo: è una battaglia di civiltà"

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Le due mamme di Anghiari non si arrendono e presentano un ricorso al tibunale dei minori di Firenze, dopo aver tentato anche la strada dell’appello al governo Meloni. La coppia arcobaleno difesa dall’avvocato Ramona Borri si era visto respingere in prima battuta il ricorso che chiedeva allo Stato il riconoscimento della doppia genitorialità come madri per i loro due gemellini, nati a giugno grazie alla fecondazione assistita in Spagna.

Gli ovuli fecondati di una sono stati impiantati nel grembo dell’altra che poi ha partorito due gemellini. Le due donne, di 36 e 38 anni, che avevano contratto tempo fa un’unione civile celebrata dall’attuale presidente della Provincia Alessandro Polcri, a novembre si erano presentate per la prima udienza al tribunale civile della cittadina toscana, che però aveva detto no alla loro richiesta perché espressamente esclusa dalla legge. "Il tribunale si è reso conto che c’è uno spazio vuoto da colmare a livello normativo. Il ricorso per ottenere un’adozione speciale è la strada giusta per ribaltare questa situazione" afferma l’avvocato Borri.

A livello di giurisprudenza c’è una novità recente: le Sezioni Unite della Cassazione il 30 dicembre 2022 hanno affermato che in Italia non è trascrivibile in automatico nell’atto di nascita il nome del genitore intenzionale di un bimbo venuto al mondo tramite maternità surrogata, identificando come mamma o papà solo quelli biologici. Ciò significa che si deve attivare un iter di adozione in casi particolari per permettere il riconoscimento giuridico dello status di figlio per il minore e di genitore per il partner di colui che geneticamente ha partecipato alla fecondazione dell’embrione.

"In questo caso anche il patrimonio genetico della madre non riconosciuta è stato trasmesso ai gemellini che sono nati da un suo ovulo – spiega ancora l’avvocato Borri – una legge del 1983 consente un’adozione speciale quando ricorrono particolari condizioni".

Per chiedere al tribunale di riconoscere le due mamme anghiaresi ci si appella al diritto dei minori ad avere una famiglia in situazioni che non avrebbero consentito di giungere a un’adozione piena ma nelle quali, tuttavia, l’adozione rappresenta una soluzione e auspicabile. "In questo caso i due gemelli sono privi di uno dei due genitori, paradossalmente, proprio quello senza il quale non sarebbero potuti nascere. Il ricorso costituisce è l’unico modo perché la mamma biologica, anche formalmente, possa essere considerata genitore dei propri bambini".

Il tribuale dei minori dovrà fissare un’udienza in cui le due donne potrebbero essere sentite. Sperando un giorno di sentirsi chiamare tutte e due mamma.

Federico D’Ascoli