"Lavori sospesi e umidità in casa" Alloggi popolari, rabbia residenti Si apre il fronte di via Funghini

Sunia all’attacco. "Anche le terrazze sono inondate di acqua piovana, disagi per le famiglie con bambini". La società replica: "La disponibilità economica è poca, ci diamo delle priorità". Le proposte alternative.

"Lavori sospesi e umidità in casa"  Alloggi popolari, rabbia residenti  Si apre il fronte di via Funghini

"Lavori sospesi e umidità in casa" Alloggi popolari, rabbia residenti Si apre il fronte di via Funghini

"Lavori incompiuti iniziati da due anni e terrazze inondate dalle acque piovane", le immagini arrivano dalle case popolari in via Funghini, la denuncia da parte di Sunia, il sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari. Non solo via Funghini, però. "Sono almeno una decina le situazioni di umidità all’interno di abitazioni dove vivono anche bambini. Ormai è assodato che la scelta sia di non investire più sulla casa e di annullare il patrimonio pubblico edilizio esistente" continuano a spiegare dal sindacato. "Il presidente dell’ente gestore, Arezzo Casa, ha dichiarato che, senza un cambio di passo, tra 5 anni le case popolari non esisteranno più.

Non a caso Sunia ha proposto una iniziativa che ponesse in evidenza l’esigenza di una seria politica della casa. Questione che dovrebbe unire istituzioni locali, organizzazioni di piccoli proprietari, affittuari, assegnatari. L’idea, non certo rivoluzionaria, era, ed è ancora, che un documento rivolto alle istituzioni superiori (Stato e Regione) e firmato congiuntamente avrebbe avuto un peso ben maggiore.

La proposta non è stata accolta dalla presidenza della Commissione". Si diceva "Via Funghini non è l’unico immobile bisognoso di interventi consistenti per rendere gli alloggi vivibili. Sarebbe utile un censimento di abitazioni disagiate.La Regione, che legifera sull’argomento definendo la struttura delle case popolari, dovrebbe contribuire ai finanziamenti ma chiede finanziamenti al Governo. I Comuni, che sono proprietari degli immobili, non hanno soldi ma per liberarsi delle responsabilità, hanno delegato ad una Spa di cui sono soci tutta la gestione, compresa la manutenzione straordinaria da finanziare con i ricavati degli affitti.

L’ente gestore riscuote sempre meno da affitti e la manutenzione è sempre più onerosa perché gli immobili sono vecchi. Quindi non può fare i lavori necessari" continuano a spiegare da Sunia. Difficoltà economiche di cui parla anche Arezzo Casa, "La coperta è cortissima. Capiamo le difficoltà degli inquilini, e conosciamo bene la difficile situazione di via Funghini, in cui siamo intervenuti speravamo in modo risolutivo, ma così è stato solo in parte. Con la scarsità di risorse è obbligatorio darci delle priorità" ha spiegato il direttore di Arezzo Casa, Fabrizio Raffaelli.

Sunia attacca: "Si è creata una tempesta perfetta nella quale non ci sono responsabili mentre con il 110% si è finanziato chi una casa l’aveva. Ma il rilancio del settore edile poteva essere effettuato anche risanando il pubblico". Intanto l’assessore Monica Manneschi ha annunciato la partenza dei lavori di manutenzione e riqualificazione degli immobili di edilizia popolare. Si comincia dai 70 alloggi di via Montale e via Tortaia.

"Per la prima volta l’amministrazione comunale è impegnata direttamente e con un investimento finanziario importante nella manutenzione degli immobili Erp. Gli interventi programmati rappresentano solo l’inizio di una serie di lavori di riqualificazione che interesseranno a step diversi l’intero patrimonio di edilizia popolare".

Gaia Papi