
Al via un intervento di riqualificazione impiantistica e di sicurezza antincendio, per un investimento di oltre 6 milioni di euro, all’ospedale di Sansepolcro
Al via un importante intervento di riqualificazione impiantistica e di sicurezza antincendio, per un investimento di oltre sei misepolcro. I lavlioni di euro, all’ospedale di Sanori, necessari per dotare la struttura dei più elevati standard di sicurezza, sono finanziati con fondi ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria e con risorse aziendali e si concluderanno entro la fine del 2025. Gli interventi sono seguiti dall’unità operativa complessa di prevenzione incendi, diretta dall’ingegnere Francesca Veltroni e si inseriscono in un ampio progetto di miglioramento della sicurezza degli immobili aziendali che la Asl Toscana Sud Est sta portando avanti da qualche anno. Ieri è iniziata la prima fase di cantiere e consegna dei lavori, che inizieranno tra una decina di giorni, per una durata di circa dodici mesi. La prima area di intervento riguarderà l’adeguamento antincendio della zona bar, comprensivo del rifacimento di tutti gli impianti, al fine di consentire quanto prima la riapertura dell’esercizio. I lavori finalizzati alla sicurezza antincendio riguardano anche interventi strutturali e di adeguamento di tutti gli impianti presenti in ospedale. La notizia comunicata dall’azienda sanitaria è da considerare per certi aspetti rassicurante, nel senso che investirvi più di sei milioni di euro significa garantire comunque una prospettiva al plesso ospedaliero. Sotto questo profilo, diversi sono stati gli interventi portati a termine in questi ultimi anni: un restyling importante e anche necessario, che ha riguardato la sala operatoria, l’unità di medicina e il trasferimento dell’ospedale di comunità. Nulla quindi da obiettare sotto questo profilo.
Dall’altra parte, però, la garanzia che conta riguarda il personale ed è ancora fresca la presa di posizione della Lega sulla mancanza di medici, anche pediatri, che starebbe penalizzando la sanità della Valtiberina più in generale rispetto a quella degli altri comprensori dell’Aretino. Ed è su questo punto che insistono gli esponenti locali e istituzionali del "Carroccio", preoccupati anche per l’atteggiamento tenuto dagli amministratori della Regione Toscana, che – hanno sottolineato – non manifesterebbero la volontà di trovare le giuste soluzioni. Sarebbe insomma inutile avere un ospedale moderno e a norma se poi non vi fosse un numero di operatori e di figure professionali tale da renderlo efficiente per ciò che a esso compete.