
"Lavorare non è morire". Il Carnevale denuncia l’orrore delle morti bianche
"Lavorare non è morire. Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Feriscono le persone nel valore massimo dell’esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza".
Prima della festa, la riflessione: così con un minuto di silenzio e la lettura di un messaggio di cordoglio in ricordo delle vittime di Firenze si è aperto il Carnevale di Foiano.
"Il nostro Paese colloca il diritto al lavoro e il diritto alla salute tra i principi fondanti della Repubblica. Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro", così prosegue il comunicato che esprime, sia a nome dell’amministrazione comunale sia del comitato organizzatore del Carnevale, massima solidarietà per le vittime del crollo del cantiere di Firenze.
"La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona - si conclude il messaggio letto dallo speaker - occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione".
Poi un minuto di silenzio: un intimo abbraccio con quelle vite spezzate troppo presto. Solo dopo il momento di raccoglimento è iniziata la festa con i carri allegorici che hanno dominato le strade del centro storico del paese della Valdichiana pronti a farsi battaglia a suon di sfilate e coriandoli. Con un record di ingressi nella sola domenica: oltrre diecimila.
Quello di ieri è stato il penultimo il corso mascherato dell’edizione 485 dove ormai la testa è tutta a domenica prossima quando verrà data lettura del testamento di Re Giocondo e quindi notiza del vincitore del 2024, il cantiere che ha realizzato il gigante di cartapesta più bello. Ma prima di scoprirlo verrà annunciato anche chi ha realizzato la mascherata più bella: a chi ha trionfato verrà consegnato il premio che quest’anno è dedicato alla Zinfarosa, la regina del Carnevale di Foiano, che simboleggia per antonomasia un carnevale in cui il tema della violenza di genere è stato uno degli ingredienti inderogabili come ha anche testimoniato il talk di sabato su questo tema.
Ma insomma, gli occhi sono puntati all’ultima danza di domenica 25 febbraio: chi vincerà?
I Rustici con il loro carro "Terapia d’urto? O Bombolo con il suo "Metamorphosi"? Oppure i Nottambuli con "et non s’arresta una hora" o ancora, per seguire meticolosamente l’ordine di estrazione, gli Azzurri, ultimi a sfilare, con il loro carro "Autoritratto"? Il verdetto è top secret, chiuso a chiave in cassaforte: per ora il vincitore è il Carnevale di Foiano stesso che anche ieri ha collezionato diecimila presenze.