
Beppe Sugar: "Mancano turisti di livello". Fei, Ascom: "Molto è stato fatto"
Una città particolarmente morta in estate, in cui mancano un turismo di alto livello e strutture adeguate. E’ la fotografia di Arezzo scattata da Beppe Angiolini, nominato dal sindaco direttore artistico della città. "E’ un momento strano per Arezzo, è vero che i numeri salgono, ma oggi manca un turismo se non di lusso, sicuramente più alto – spiega Angiolini – è vero che nel periodo di Natale la gente arriva, ma qui non abbiamo turismo di livello superiore che la città meriterebbe. Arezzo non ha nulla da invidiare a Pisa, Siena o Lucca, basterebbero più di investimenti. E’ importante rilanciare la città durante l’estate con iniziative ed eventi, con l’arte, invitando anche il mondo della stampa internazionale per promuovere Saracino e Antiquaria". Per farlo Angiolini punterà anche sul suo ruolo di direttore artistico. "Ringrazio il sindaco per questa nomina – prosegue Beppe - dovrei farlo in modo più concreto, seguire di più bar e locali, ci sono situazioni trascurate, alcune attività con fiori secchi davanti ai menù, luci verdi accanto alla scala di Piero della Francesca, magari con un intervento della Sovrintendenza. Dovremo impegnarci a mantenere alto il gusto, mi sento colpevole. Provare tutti insieme a rilanciare la città soprattutto in certi periodi più morti. Per attirare un tipo di turismo servono anche strutture di livello, mancano hotel di lusso. Non ci sono i 5 stelle. Doveva venire da me a un evento Victoria Beckham, forse avrebbe portato anche il marito, ma ha rinunciato perché oltre al volo privato Londra Firenze e il trasferimento ad Arezzo, mancava una struttura all’altezza. Mi ha scritto una lettera scusandosi, un’occasione persa non solo per Sugar ma per la città". A mancare in questo periodo sono soprattutto i turisti stranieri, il grande caldo poi non incentiva gli arrivi nelle città. Il contesto in cui si aprono i saldi estivi non è dei migliori. "Beppe Angiolini è un imprenditore visionario, le sue parole servono a tenerci vigili. È però giusto ricordare il grande lavoro fatto in questi anni per la promozione del centro: non dimentichiamo i tempi in cui Piazza Grande o la parte alta del Corso apparivano il “deserto dei Tartari”: oggi non è così. Gli eventi che animano la città sono aumentati in quantità e qualità, in questo processo Confcommercio con i suoi imprenditori ha avuto un ruolo importante - dice Catiuscia Fei, direttore aggiunto Confcommercio Firenze-Arezzo - occorre continuare a investire in mmagine, promozione ed eventi. Ma è importante tenere conto del contesto: l’intero comparto turistico europeo attraversa una fase complicata, segnata da crisi economiche internazionali, guerre, inflazione, situazione che pesa ovunque, non solo qui. Il contributo degli imprenditori locali, che ogni giorno investono e tengono alta la qualità dell’offerta, è già straordinario. Confcommercio continuerà a fare la sua parte".
A.B.