L’"aretino" Dante: la città celebra il poeta

Tre conferenze di Pasquini sui personaggi locali della Commedia. Il debutto del nuovo presidente della Fondazione: "E’ solo l’inizio"

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di Silvia Bardi

Sì, è vero, ci ha chiamati "botoli ringhiosi", ma è pur vero che qui si è rifugiato esule da Firenze, accolto dai Conti Guidi, vissuto fra Romena e Poppi dove ancora un busto lo ricorda. Qui ha affrontato la peggiore delle sue paure, la morte, combattendo a Campaldino nelle schiere fiorentine, ha visto corpi e vessilli con il cavallino rampante, ha conosciuto Buonconte da Montefeltro di cui racconta il pentimento in punto di morte durante la battaglia, ha assistito al "correr giostra" e tanti, tantissimi personaggi aretini popolano la sua Commedia.

E così Arezzo si appresta a celebrare Dante Alighieri per i settecento anni della morte. Un’occasione che vedrà la prima uscita ufficiale del nuovo direttore della Fondazione Guido d’Arezzo Lorenzo Cinatti: "Sono qui da poco tempo ma non potevamo permetterci che proprio Arezzo fosse afona nel settimo centenario dantesco, era un’occasione che non potevamo perdere e che ci darà la possibilità di approfondire aspetti insoliti del poeta, il suo rapporto con Arezzo e gli aretini".

Per adesso si comincia con tre conferenze, tre appuntamenti condotti da Stefano Pasquini, avvocato aretino con la passione per la filosofia, che nel primo incontro di martedì 23 marzo alle 18 presenterà il suo saggio "Arezzo e gli aretini nella Divina Commedia", come Dante visse il suo esilio e quali personaggi incontrò, in verità quasi tutti poi mandati all’Inferno e al Purgatorio, a parte Romualdo fondatore di Camaldoli, e che darà la possibilità di avere una ricostruzione della città in quel secolo.

La conferenza sarà visibile on-line sui canali YouTube e pagina facebook "Arezzo cultura" della Fondazione Guido d’Arezzo. Il secondo appuntamento è dedicato alla battaglia di Campaldino e a Buonconte di Montefeltro" venerdì 11 giugno alle 18, data che segna l’anniversario della battaglia.

Il terzo e ultimo appuntamento su "Guittone d’Arezzo e la poesia d’amore del 1200" è in programma il 14 settembre, data ufficiale della morte di Dante Alighieri, ed è la ricostruzione condotta da Pasquini e dedicata al poeta Guittone.

"Con questo ciclo di conferenze – spiega Cinatti - inizia il nostro impegno come Fondazione e vogliamo farlo proprio con queste celebrazioni e contestualizzando il rapporto di Dante con il nostro territorio, un rapporto ricco di episodi e di curiosità con i quali vogliamo spazzare via la superficialità con cui a volte è stato trattato che non era certo conflittuale, ma sarò anche l’occasione per approfondire il Dante uomo, nella sua vita quotidiana.

Aspetti che verranno approfonditi anche con altri eventi che si terranno questa estate e in via di definizione. Tra questi possiamo annunciare la proiezione del film muto ‘Inferno’ del 1910 diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan, restaurato dalla cineteca di Bologna, e la scoperta di importanti documenti negli archivi storici aretini".