Nessuno chiede il funerale. Così quasi da un mese. Neppure quella figlia che con lei ha vissuto nell’appartamento di via Montanara e che, secondo l’inchiesta della procura, ha continuato a farlo anche dopo la morte di Carla Bazzani, con il suo corpo abbandonato sul letto, un lenzuolo a coprirlo interamente. È la fine di una donna di 92 anni; è l’incredibile vicenda che ha sconvolto la città, in un agosto torrido e carico di mistero. Le indagini della Mobile diretta da Davide Comito hanno chiuso il cerchio sul caso con l’informativa già sul tavolo del magistrato Julia Maggiore. Che in questi giorni dovrà decidere come orientare l’inchiesta. Ma ci sono ancora punti oscuri su cui fare luce. La figlia dell’anziana, è indagata per abbandono di incapace e truffa ai danni dello Stato: gli investigatori sono convinti che abbia tenuto in casa il corpo della madre per alcuni mesi con l’obiettivo di percepirne la pensione. L’autopsia colloca la morte della novantenne in un range tra 4 e 6 mesi: un tempo nel quale, secondo gli uomini della Mobile, la donna, 60 anni, avrebbe continuato a prelevare l’indennità della madre. Una tesi che si fonda sui riscontri e gli accertamenti eseguiti sui conti correnti bancari e sui movimenti di denaro dopo la morte di Carla Bazzani. Quell’assegno mensile, era l’unica fonte di reddito per le due donne.
Su questo dramma della solitudine e della disperazione, resta anche un altro mistero: perchèe la donna ha abbandonato l’anziana già morta, e almeno dal mese di luglio, ha fatto perdere le tracce per settimane?
L’allarme era scattato dopo la segnalazione alla polizia del proprietario dell’appartamento nella zona di Saione, che non aveva riscosso l’affitto di luglio e non riusciva a rintracciare la donna. Lei, nel frattempo, aveva raggiunto la riviera romagnola, forse sulle tracce di un matrimonio fallito: molti anni fa a Rimini aveva incontrato quello che sarebbe diventato suo marito. Ma i rovesci della vita, hanno fatto naufragare l’unione e per la donna, è iniziato un lento declino nel cono d’ombra della solitudine e dell’isolamento. Gli investigatori, che la cercavano in tutt’Italia, l’hanno trovata proprio a Rimini, in un albergo dove soggiornava.
Ma non è chiaro se attualmente la donna sia ancora in Romagna, oppure se sia rientrata ad Arezzo. Il fatto di essere sotto indagine non pone limiti alla sua libertà di movimento, almeno fino a quando - e se - dalla procura non arriverà un eventuale ordine a comparire o nell’ipotesi più seria, una misura restrittiva. Intanto il legale che assiste la donna, Barbara Mugnai, sta raccogliendo gli elementi della vicenda nel dossier che servirà a smontare la tesi dell’accusa. Un lavoro certosino, portato avanti sotto traccia e nel massimo riserbo. Che resta pure su dove ora sia la donna del giallo dell’estate. Ma su tutto, resta lo strazio di una anziana morta due volte: dimenticata dalla figlia nel suo letto per mesi. E dimenticata adesso, senza sepoltura.