
Lancia d’oro del Signorelli Shanahan e Conti alla maniera moderna
di Angela Baldi
È dedicata a Luca Signorelli nel cinquecentenario della morte la lance d’oro della Giostra. Uno dei maggiori pittori rinascimentale, precursore della “maniera moderna” a cui è dedicato il trofeo intagliato da Francesco Conti con il bozzetto dell’artista irlandese Sean Shanahan protagonista di una mostra personale in Fortezza dal prossimo 24 giugno. L’elsa è giocata su forme e colori, che accennano al gialloblù, nel resto della lancia riferimenti al Signorelli intagliati nel legno.
Luca Berti, presidente della Società storica aretina, come nasce la dedica a Signorelli?
"Siamo in linea con la tendenza portata avanti in questi anni di dedicare la lancia d’oro a personaggi ed eventi riguardanti la storia aretina. Nato a Cortona, Luca Signorelli fu discepolo di Piero della Francesca ed è considerato uno de maggiori pittori rinascimentale, precursore della “maniera moderna”, fa da ponte tra il 400 e il Rinascimento, è un pittore affermato".
Quali i suoi capolavori più apprezzati?
"Fra le sue innumerevoli opere, sono particolarmente celebri l’Adorazione dei Magi, conservata al Louvre di Parigi, e i cicli di affreschi di Monte Oliveto e del duomo di Orvieto. La sua ultima opera, Madonna con bambino e santi, è esposta al Museo di arte medievale e moderna".
A Signorelli sarà dedicata la lancia in palio nella Giostra di San Donato, la 143esima edizione dell’epoca contemporanea, per questa lancia torna la commistione con gli artisti contemporanei che si affacciano nell’estate aretina?
"E’ stata seguita l’indicazione della Fondazione Guido d’Arezzo ed è stato coinvolto il pittore irlandese Sean Shanahan, classe 1960 nato a Dublino, sarà lui il protagonista di una mostra personale aperta in Fortezza dal prossimo 24 giugno".
È l’artista che ha fornito un disegno del paracolpi, Shanahan firma una parte della lancia che si definisce impugnatura ma che è in realtà il paracolpi che sta sopra. L’intagliatore Francesco Conti in autonomia ha progettato il resto della lancia.
Francesco Conti, un’opera d’arte vera e propria come ci hanno abituato le lance dell’epoca moderna?
"Vi compare un autoritratto del Signorelli e delle scene tratte dalle pitture più importanti, soprattutto quelle del ciclo di Orvieto, sarà anche una lancia molto colorata e particolare per la novità dell’inserimento di una pittura moderna realizzata appositamente dall’artista".
Come ha ‘raccontato’ Signorelli?
"L’ho rappresentato con il suo ritratto: salendo nell’asta troviamo un diavoletto, una donna in volo, una figura che scende dall’alto, il cielo stellato del giudizio universale del Duomo di Orvieto e infine Re Davide".