Furto a sorpresa: saccheggiano gli studi dei dentisti, lasciano solo la poltrona. Due blitz in una notte a colpo sicuro

Parlano Fratini e Terziani: "Colpi scientifici, sapevano cosa prendere: su 20 strumenti 2 superati, ne prendono 18". L’altro colpo GLI STUDI SACCHEGGIATI: LE FOTO SU LA NAZIONE DI OGGI

AMAREGGIATI Alessandro Fratini e, a sinistra e sotto, il collega Andrea Terziani. I ladri hanno fatto razzia nel loro studio di via Bologna

AMAREGGIATI Alessandro Fratini e, a sinistra e sotto, il collega Andrea Terziani. I ladri hanno fatto razzia nel loro studio di via Bologna

Arezzo, 5 marzo 2015 - Gli hanno lasciato solo la poltrona. Del resto della costosa apparecchiatura da dentista, hanno fatto razzia. Due furti messi in atto con una precisione chirurgica, quelli avvenuti ieri notte. Uno dei quali nello studio dentistico dei dottori Alessandro Fratini e Andrea Terziani. L'altro da un loro collega. In via Bologna i ladri hanno agito durante la notte facendo prima scattare l’allarme dell’adiacente studio commerciale. Poi hanno optato per la finestra del giardino sul retro per entrare in  clinica. E qui hanno portato via materiale per 50-60 mila euro.

I ladri hanno fatto piazza pulita di apparecchiature, portando via impianti, trapani per otturazioni, turbine, telecamere per radiografie. Oltre a un intero magazzino di materiale ricambi.

«I ladri sapevano esattamente quello che facevano - spiega amareggiato il dottor Alessandro Fratini - hanno scelto oculatamente le attrezzature. Hanno rubato i materiali più pregiati e costosi e lasciato quelli di poco valore. In un cassetto c’erano 20 strumenti per chirurgia due dei quali ormai sorpassati: ebbene, ne hanno rubati 18». Due i furti scientifici nella stessa notte. E' la prima volta che in città avvengono colpi così mirati.

«Se entrasse qualcuno non del mestiere e volesse rubare non saprebbe cosa portare via - spiega il dottor Andrea Terziani - questi ladri invece hanno agito con precisione e portato via tutta la strumentazione».

Intanto il lavoro si blocca in attesa della nuova strumentazione, «dobbiamo fare gli ordini ai rappresentanti - spiega Fratini - sperando che gli strumenti indispensabili per il nostro lavoro arrivino presto. Ma non ci saranno disagi per i nostri pazienti».