
Dalla centrale operativa è partita immediatamente la segnalazione ai Carabinieri della Compagnia sangiovannese che si sono precipitati sul posto
Speravano di far razzia di contanti facendo saltare lo sportello automatico dell’ufficio postale di piazza della Repubblica a San Giovanni Valdarno alla periferia Sud dell’abitato. Ma non avevano fatto i conti con il sistema di allarme sofisticato che Poste Italiane ha installato nelle agenzie del territorio, inclusa quella presa di mira nella città di Masaccio e il loro piano è fallito. Il tentato furto risale alla notte del 31 maggio scorso e non ha prodotto l’esito auspicato dai soliti ignoti che si erano avvicinati all’Atm per cercare di manometterlo utilizzando appunto esplosivi. Le loro mosse infatti non sono sfuggite al sistema di sicurezza di sintesi vocale della "situation room" di Roma, la sala di monitoraggio dell’ente postale operativa 24 ore su 24. E così i malviventi, incappucciati, sono stati ripresi dalle telecamere controllate da remoto dagli operatori proprio nel momento in cui erano intenti a scassinare il Postamat. Dalla centrale operativa è partita immediatamente la segnalazione ai Carabinieri della Compagnia sangiovannese che si sono precipitati sul posto sventando il colpo mentre la banda intuendo l’arrivo delle pattuglie si dava alla fuga. L’apparato antirapina sinergico con i corpi di Polizia dunque ha funzionato al meglio e del resto Poste Italiane è impegnata ormai da anni nel garantire la sicurezza con investimenti in sistemi all’avanguardia di custodia del denaro che hanno consentito di vanificare il 55 per cento degli assalti nell’intera penisola. In particolare nella provincia di Arezzo tutti i 94 uffici postali presenti possono contare su dispositivi a protezione dei contanti, a cominciare da casseforti speciali ad apertura temporizzata, e su 207 sportelli dotati di roller cash, i cassetti antiladro dispensatori di banconote solo al termine di un’operazione. Prevista inoltre, come è stato annunciato dall’azienda, l’introduzione di numerosi servizi di vigilanza armata complementari alla presenza degli impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composti da più di 330 occhi elettronici. Che controllano i locali durante le ore notturne, contribuiscono al riconoscimento di eventuali rapinatori e consentono mediante un software di videoanalisi predittiva di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli Atm, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell’ordine. Non è tutto, perché altri apparati antieffrazione proteggono i Postamat, come ad esempio la "ghigliottina", una struttura blindata che grazie ad una paratia mobile impedisce di collocare esplosivo nella feritoia interna dispensatrice di soldi. Un pacchetto di accorgimenti e soluzioni in grado di ridurre le rapine e di dissuadere i malintenzionati.