
"La venditrice di menta" la sillogia poetica di Lucrezia Lombardo
È uscita pochi giorni fa, l’ultima silloge poetica dell’autrice aretina Lucrezia Lombardo. La raccolta, dal titolo La venditrice di menta, è composta da un’ottantia di testi ed è stata pubblicata dall’editore romano Progetto Cultura, che vanta una storia pluriennale nella curatela dei testi poetici di alcuni dei maggiori autori del panorama italiano contemporaneo. I componimenti hanno per protagonista l’infanzia, concepita come dimensione irrecuperabile e sede di una purezza ormai smarrita. Le sensazioni dense e nostalgiche si alternano, così, alla riflessione sulla caducità della condizione umana, simile in tutto e per tutto alle nuvole del cielo, che corrono veloci e le cui tracce si perdono, infine, nel blu. Nella silloge è presente la consapevolezza dell’impossibilità storica di raccontare le vicende dei piccoli uomini -i più saggi, a parere dell’autrice- depositari di quell’ultimo baluardo di umanità, che l’attuale corso degli eventi pare voler cancellare. Lo scorrere del tempo è dunque uno dei motivi ricorrenti dell’intera raccolta, in cui i ritmi della natura e quelli dell’uomo paiono destinati a scontrarsi e a non potersi armonizzare, nella misura in cui l’esistenza umana si approssima alla vita della minuscola e indifesa formica, sovrastata, inevitabilmente, da un’immensità inafferrabile e imprevedibile. L’essenza dell’uomo resta, perciò, un mistero indecifrabile e la verità si mostra a sprazzi, come intuizione non razionalizzabile e che proprio il linguaggio mistico della poesia sembra poter cogliere. Seppur protesa costantemente nel futuro -orizzonte dell’aspirazione umana, del sogno e del desiderio- la silloge vuole soffermarsi su di un passato interiore, bacino di memorie e lezioni, che si fa poi storico, nella misura in cui, solo nella memoria viva di ciò che è stato, si dà la possibilità di costruire qualcosa di duraturo, in grado di sostenere il peso del dolore e di sopravvivere al bacio di morte del nichilismo. La raccolta sarà presentata il 2 dicembre alle 17.30, alla Feltrinelli.