Verrà presentata oggi, alle 17.30 alla Feltrinelli Point di Arezzo in via Garibaldi, l’ultima raccolta di poesie di Lucrezia Lombardo, intitolata "La venditrice di menta" (Progetto Cultura editore, Roma). La serata, aperta a tutta la cittadinanza, verrà condotta da Claudia Secciani, insegnante di Lettere, che dialogherà con l’autrice, con l’accompagnamento della lettura di alcuni testi tratti dalla silloge. La raccolta dell’autrice aretina è composta da un’ottantina di componimenti che hanno per protagonista l’infanzia, concepita come dimensione irrecuperabile.
Le sensazioni dense e nostalgiche - come scrive Carlo De Ambrogio nella prefazione - si alternano, così, alla riflessione sulla caducità della condizione umana, simile in tutto e per tutto alle nuvole del cielo, che corrono veloci e le cui tracce si perdono, infine, nel blu. Nella silloge è altresì presente la consapevolezza dell’impossibilità storica di raccontare le vicende dei piccoli uomini -i più saggi, a parere dell’autrice- depositari di quell’ultimo baluardo di umanità, che l’attuale corso degli eventi pare voler cancellare.
Lo scorrere del tempo è dunque uno dei motivi ricorrenti dell’intera raccolta, in cui i ritmi della natura e quelli dell’uomo paiono destinati a scontrarsi e a non potersi armonizzare, nella misura in cui l’esistenza umana si approssima alla vita della minuscola e indifesa formica, sovrastata, inevitabilmente, da un’immensità inafferrabile e imprevedibile.
L’essenza dell’uomo resta, perciò, un mistero indecifrabile e la verità si mostra a sprazzi, come intuizione non razionalizzabile e che proprio il linguaggio mistico della poesia sembra poter cogliere. Seppur protesa costantemente nel futuro -orizzonte dell’aspirazione umana, del sogno e del desiderio- la silloge vuole soffermarsi su di un passato interiore, bacino di memorie, in cui, solo nella memoria viva di ciò che è stato, si dà l’autentica possibilità di costruire qualcosa di nuovo.