Ma se la Terra cresce cresco anch’io? Forse se la teoria dell’espansione terrestre non fosse stata smentita avremmo potuto porre quesiti simili.
La teoria dell’espansione della Terra è la prima risposta che gli scienziati dell’Ottocento e del Novecento hanno dato al fenomeno dell’allontanamento dei continenti. Afferma che il globo si estende ogni anno da pochi millimetri a 10 cm. Dunque la Terra non è sempre stata uguale ma è aumentata di volume. Roberto Mantovani, scienziato italiano, avanza questa ipotesi nel 1889 e la ripropone nel 1909, appoggiando la teoria di Ivan Osipovič Jarkovskij, secondo la quale la massa dei corpi celesti aumenta perché essi assorbono l’etere. Anche Mantovani ipotizza che la Terra primordiale sia formata da un unico continente: la Pangea. Che per l’attività vulcanica si divise in terre più piccole, separate dagli oceani che si crearono. Qui la teoria dello scienziato italiano si incrocia con quella di Alfred Wegener e concordano sulla posizione del continente primordiale. Quando l’etere fu messo in dubbio, le cose cominciarono ad andare male: prima criticata e poi smentita dalla teoria della tettonica a placche, la terra che “ingrassa” fu rivista e corretta.