di Matteo Marzotti
AREZZO
Un aumento, un raddoppio della tassa di soggiorno che non ricade sugli aretini bensì sui turisti che pernottano qui, motivato da una città che ha avviato un processo di riqualificazione in ambito turistico tale da aver richiesto e richiedere interventi e quindi investimenti da parte dell’amministrazione comunale. Ecco come il sindaco Alessandro Ghinelli, insieme all’assessore al bilancio Alberto Merelli e a tutta la Giunta ha spiegato i motivi che hanno portato all’aumento, da 1,50 a 3 euro nella fascia compresa tra i 40 a i 400 euro a notte. Nello specifico le tariffe sono determinate gradualmente in base al prezzo delle stesse strutture, fino a un massimo di 5 euro per notte per persona. Nel dettaglio, la tassa ammonterà a 1,50 euro fino a 40 euro di costo del pernottamento, 3 euro da oltre 40 e fino ai 400 euro, 5 euro oltre i 400 euro. L’imposta sarà applica ai non residenti di età superiore ai 12 anni che soggiornano in una delle strutture ricettive indicate e per un numero massimo di quatto pernottamenti. Un’aliquota particolare pari a 1,50 euro a testa a notte è riservata ai campeggi indipendentemente dalle tariffe da questi applicate. Le nuove tariffe, che entreranno in vigore il prossimo 1° maggio, dovrebbero portare un gettito (ad oggi stimato) di un milione di euro per l’intero anno.
"Arezzo è una città che si è riqualificata negli ultimi otto anni come città turistica sempre più importante - ha detto il sindaco Ghinelli - i numeri illustrati dall’assessore Chierici indicano un raddoppio delle presenze turistiche dal 2015 ad oggi. A fronte di questo raddoppio c’è stato un impegno, la necessità da parte dell’amministrazione di garantire servizi legati al traffico, alla sosta, ai collegamenti, ma anche alla pulizia. I costi crescenti, investendo molto anche nella promozione e nell’offerta tramite le fondazioni InTour e Guido d’Arezzo, hanno permesso di collocare Arezzo tra le città che beneficiano di flussi turistici delle città d’arte e non solo. Tutto questo impegno oggi è sostenbile da parte dell’amministrazione ma necessita di modificare la tassa di soggiorno. E dico questo dopo che l’amministrazione ha già investito 300mila euro sull’anno vasariano e previsto un piano di assunzioni importante anche in funzione del flusso turistico. Con questo incremento della tassa prevediamo di incassare un milione di euro all’anno".
E riguardo alle rimostranze delle associazioni di categoria il sindaco precisa un aspetto. "Certamente le associazioni di categoria sono state convocate di fretta, ma è anche vero che questa modifica è materia di giunta e non è negoziabile. Inoltre è bene precisare un aspetto e cioè che abbiamo trovato subito un punto di caduta sulla suddivisione delle fasce. Tre erano e tre sono rimaste". Ma l’assessore Merelli va avanti. "Il Comune ogni anno trasferisce alla fondazione InTour 1,2 milioni di euro di cui la metà deriva dalla tassa di soggiorno e l’altra metà dalla fiscalità generale del Comune come Irpef e così via - sottolinea Merelli - con questa mossa il turismo verrà finanziato dai turisti, lasciando parte di quella fiscalità generale ad altri interventi. L’occupazione nelle strutture in questi anni è passata dal 40 al 70% e non credo che l’aumento possa portare un turista a non visitare una città piuttostoche un’altra. Tra l’altro le entrate derivanti dalla tassa di soggiorno sono vinolate alla cultura e al turismo ma con la finanziaria 2024 potranno essere destinate anche a coprire costi di servizi accessori come raccolta e smeltimento rifiuti in occasione di alcuni eventi. Con la associazioni siamo inoltre d’accordo di estendere il controllo e la repressione sulle attività non dichiarate".