"Dopo l’arresto di una donna, che avvenne un po’ di tempo fa proprio all’interno del nostro bar, chiedemmo alla polizia di effettuare delle ronde in tutta la zona" interviene Edy Cocchetti, una delle due titolari del "Caffè di piazza" in via Giotto, sempre difronte alla piazza da tempo incriminata per il degrado, che da alcune settimane ospita il cantiere per la sua riqualificazione. "Noi siamo qui dalle 4.30 del mattino quando in giro non c’è ancora molta gente. Non nascondo che un po’ di timore comincia ad esserci; a quell’ora le forze dell’ordine, ci hanno spiegato, non sono ancora entrate in servizio".
"E’ inutile la riqualificazione della piazza, che per carità accogliamo con grande gioia e attendiamo con trepidazione, se però non viene trovata una soluzione per le persone che qui spacciano, creano degrado, bivaccano. Noi pensiamo che tutte le problematiche della piazza troverebbe risoluzione con una unico gesto: togliendo una volta per tutte la mensa della Caritas. Ma non doveva essere spostata in tempi rapidi? Sembra brutto puntare il dito contro un ente caritatevole, sono cosciente che tra i frequentatori c’è chi ha veramente bisogno di aiuto, di un piatto caldo, ma per tanti non è così. Tanti escono da lì e iniziano a spacciare indisturbati. Il degrado, l’immondizia che gettano a terra sono sotto gli occhi di tutti, insieme ai loro comportamenti. Le nostre attività sono finestre spalancate sulla piazza, dalle quali ogni giorno assistiamo a qualcosa che non vorremo vedere. E’ tempo di fare qualcosa, ci sembra più che evidente".