
Non solo Valter Magara, ma anche il figlio Marco e una collaboratrice del Centro Sport Chimera, sono stati multati venerdì mattina in seguito a un controllo congiunto sul green pass effettuato dal personale della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale e del Dipartimento Sicurezza sui luoghi di lavoro e Igiene Pubblica della Asl aretina. Venerdì mattina le verifiche alla piscina comunale hanno interessato in tutto 13 persone presenti nella struttura accanto allo stadio. Tutti gli utenti sono risultati in possesso della certificazione verde, mentre per l’Amministratore Valter Magara e per il figlio Marco direttore sportivo del centro sport Chimera, nonché per una collaboratrice, sono scattate le sanzioni proprio per la mancanza di green pass. Per il titolare, si tratta appunto della seconda violazione specifica accertata che ha comportato quindi l’emissione di una sanzione maggiore alle 400 euro elevate la prima volta. Per quanto riguarda la Asl invece, non sono state effettuate contestazioni ma solamente richiesta una documentazione su aspetti peculiari che saranno successivamente esaminati. Il controllo ai gestori "no green pass" dell’impianto di viale Gramsci, si è inserito all’interno di una mirata attività rivolta verso vari centri sportivi della città con particolare attenzione a palestre e piscine. Dopo le attività già eseguite la scorsa settimana nei confronti di altre analoghe strutture, venerdì mattina i controlli sono stati effettuati infatti anche al centro sportivo Chimera.
È la seconda volta che l’impianto della piscina comunale viene visitato dalla polizia ed è la seconda multa che il gestore Valter Magara colleziona per il mancato controllo del green pass, dopo quella di settembre sempre in questo impianto. La terza, se si conta quella elevata alla piscina di Foiano, altra struttura del nuoto gestita da Magara, un paio di settimane fa per lo stesso motivo. E forse non sarà l’ultima se i controlli sul possesso e il corretto utilizzo del green pass continueranno nell’impianto di viale Gramsci, visto che il gestore per il momento non sembra intenzionato a rivedere le sue posizioni sul certificato verde. In caso di un’eventuale terza sanzione però, il Centro sport Chimera rischierebbe anche una sospensione delle attività. Lo stesso sindaco Ghinelli ha commentato con fermezza l’episodio annunciando che alla prossima violazione accertata scatterà la chiusura della struttura. Così come anticipato dall’assessore allo sport del Comune di Arezzo Federico Scapecchi e dal sindaco Ghinelli che avevano ricordato che se l’impianto venisse fatto chiudere e si interrompesse un servizio pubblico per cui lo stesso è stato concesso al gestore, il Comune potrebbe a quel punto pensare di risolvere la convenzione.
Angela Baldi