SERGIO ROSSI
Cronaca

La piazza è piena per Ralli e Giani

"La coesione sociale e la legalità per una città che vuole cambiare"

di Sergio Rossi

Con mezz’ora di ritardo accademico Luciano Ralli si presenta sul palco di Piazza San Domenico giusto alle 19, quando un leggero alito di vento ci regala un po’ di respiro. E’ gremita la piazza di luglio seppur opportunamente distanziata, sedie ad almeno un metro l’una dall’altra, inviti al microfono a evitare assembramenti e a indossare mascherine.

Non è nemmeno facile rispettare alla lettera le prescrizioni perché le facce della piazza sono in prevalenza quelle di vecchi sodali che di peripezie ne hanno passate mille insieme. "e trent’anni fa - nota ironico uno dei presenti - metà di queste persone sarebbero state in campi opposti". Ex comunisti ed ex democristani a braccetto, magari idealmente abbracciando l’ex socialista. Mauro Ricci e Gigi Polli, Mauro Seppia e Antonio Boncompagni, Stefano Tenti e Mario Bruni, Beppe Fanfani e Vasco Giannotti giusto per fare qualche nome. Ma da tempo, ormai, tutto si è rimescolato, gli amici di ieri sono gli avversari di oggi, gli avversari di ieri sono gli amici di oggi.

Parla Luciano Ralli, rivendica la bontà delle posizioni del centrosinistra, racconta di una coalizione mai così unita, ricorda vescovi e conclavi, cita Padre Caprara, spiega che la città deve cambiare, che Ghinelli ha fallito e che l’inchiesta giudiziaria apre uno squarcio inquietante sulla politica aretina e questo al di là dell’esito giudiziario.

Parte un applauso, primo timido e poi sempre più forte quando approda in piazza Eugenio Giani, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione.

Giacca blu d’ordinanza e nemmeno un capello fuori posto, Giani saluta tutti, si abbraccia virtualmente con l’assessore Vincenzo Ceccarelli, saluta la vicepresidente del consiglio regionale Lucia De Robertis. Solo più tardi, al termine del discorso di Ralli, si concederà il palco.

Il medico che ha lanciato la sfida a Ghinelli raccoglie volentieri gli appoggi. Particolarmente attiva la Fabbrica delle Idee, associazione fondata dall’ex parlamentare socialista Mauro Seppia che si è schierata con convinzione a fianco di Ralli. In primo piano lancia i temi della salute, chiede il "consolidamento della sanità pubblica" rclama interventi strutturali e di manutenzione per il San Donato "dopo oltre 30 anni di funzionalità". E dal punto di vista politico sollecita una "revisione dell’area vasta, valorizzando il ruolo del San Donato al centro della rete ospedaliera aretina con la definizione chiara del ruolo di ciascun presidio e superando singoli localismi".

Domattina anche Italia Viva (i suoi aderenti confluiranno nella lista Curiamo Arezzo di Michele De Angelis) definirà i contorni del suo appoggio a Ralli in un incontro a Palazzo Cavallo presieduto dai coordinatori provinciali Gianni Ulivelli e Bianca Leda Patrussi, alla presenza del consigliere regionale Stefano Scaramelli.

Cambiando candidato sindaco, continua la campagna acquisti di Marco Donati che annuncia il "reclutamento" di un personaggio molto conosciuto nel mondo della cucina, spesso protagonista di ospitate in importanti programmi televisivi. Si tratta dello chef Shady Hasbun, il "profeta" della contaminazione tra la cucina etnica e le tradizioni di casa nostra. "Conosco e stimo Marco Donati da molti anni. Quando ho saputo del suo progetto di rinnovamento per Arezzo ho subito dato la mia disponibilità a dare una mano. Cercherò di portare un contributo in termini di esperienze nel mondo della ristorazione e del turismo", ha detto Shady dopo aver accettato la candidatura.