
di Giorgio Pulzelli
NTE SAN SAVINO
Il laboratorio artistico Ceramiche Giotto s.a.s. in zona Le Fonti, venne fondato nel 1919 dal 24 enne Giotto Giannoni. Giotto, nonostante la giovane età, aveva una lunga esperienza unita ad una forte genialità inventiva, arrivando a creare uno stile personale ed inconfondibile, lo "stile Giotto", le cui caratteristiche sono rimaste dei punti fermi nell’arte della ceramica in Toscana. Innumerevoli decori sono ora gelosamente custoditi nella raccolta- museo dell’azienda. La bottega di Monte San Savino divenne, inoltre, una meta d’obbligo dei grandi collezionisti italiani e stranieri, tra i quali Winston Churchill, Eisenhower, la Casa Savoia, per cui venne realizzata una serie di piatti con i ritratti della famiglia, la Contessa Guicciardini e Carlo d’Angiò. La bottega, negli anni sessanta, viene ereditata dal figlio Araldo, il quale si forma sia come modellatore e torniante, che come pittore. Araldo ingrandisce la casa-bottega e con la preziosa collaborazione della moglie Anna Varignani, anch’essa ceramista, continua l’opera paterna, estendendo la produzione con il recupero di antichi modelli toscani dimenticati, con idee nuove e attraverso la ricerca di nuove soluzioni tecniche. Araldo ed Anna, purtroppo scomparsa da diversi anni, alla fine degli anni Settanta, fanno della loro casa-bottega un punto di ritrovo di artisti, dando vita, dal 1978, a "Ci ritroviamo da Giotto", incontro annuale di artisti toscani.
Negli stessi anni la bottega Giotto si ristruttura caratterizzandosi per la qualità formale, anche se necessariamente contenuta entro i limiti quantitativi imposti dalla lavorazione artigianale, interamente a mano, dalla tornitura dei singoli oggetti alla loro decorazione pittorica, tutti pezzi unici. Dal 2003 Alessio ed Arianna, i due figli, cominciano ad affiancare il padre.
Alessio Giannoni, formatosi nel laboratorio di famiglia, si integra nel lavoro della fabbrica: modellatore, torniante e pittore, rinnovando lo stile classico. Così Arianna Giannoni, socio accomandatario della società: "Anche durante la chiusura per la pandemia, un duro colpo a tutta l’economia, abbiamo continuato a creare i nostri prodotti. Facciamo, da 3 generazioni, pezzi unici. Nessun oggetto è uguale all’altro, vogliamo mantenere uno standard di eccellenza" Vi avvalete di collaboratori! " Molti sono venuti e stanno venendo, abbiamo anche tenuto corsi di laboratorio ma non è facile imparare l’arte ceramica. Occorrono manualità, fantasia, inventiva e anni e anni di pratica. Adesso, in questo settore c’è , inevitabilmente, con la pandemia, il freno tirato ma auspico che in un futuro, anche prossimo, possiamo dare spazio alla creatività, intrapresa e estro di talune persone per non disperdere il patrimonio artistico artigianale del territorio."