La Gruccia cerca ancora un primario. Il punto nascita senza responsabile: la svolta con il concorso a fine mese

Lo scorso dicembre si è tenuto l’incontro con la dottoressa De Luca per fare il punto della situazione. L’appello delle istituzioni per arrivare quanto prima ad una soluzione per il rilancio del reparto.

La Gruccia cerca ancora un primario. Il punto nascita senza responsabile: la svolta con il concorso a fine mese

La Gruccia cerca ancora un primario. Il punto nascita senza responsabile: la svolta con il concorso a fine mese

di Massimo Bagiardi

MONTEVARCHI

Il punto nascita dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia è sotto la lente d’ingrandimento. Il reparto non chiuderà, è bene metterlo in evidenza, ma ormai da luglio manca di un primario che possa organizzare meglio la ginecologia - ostetricia e far sì che riprendano a crescere le nascite che, anche per il 2023, sono state al di sotto delle 500 secondo i dati dell’Asl Toscana Sud Est con 472 bambini venuti al mondo in Valdarno contro i 493 del 2022. Un dato che non può non far preoccupare, il reparto a tutt’oggi è in deroga ed è Valentina Vadi, stavolta nella veste di presidente della conferenza dei sindaci, a tenere alta l’attenzione su di un problema che non lo si può certamente definire secondario per tutta la vallata: "Anche per quest’anno - afferma la Vadi - siamo sotto l’asticella dei 500 parti. E’ chiaramente necessario attenzionare il punto nascita dell’ospedale della Gruccia. E’ quello che stiamo facendo ormai da diversi mesi coinvolgendo la direzione dell’ospedale, ma soprattutto la direzione sanitaria della Asl". C’è già stato un incontro su questo argomento lo scorso 7 dicembre giusto per vedere di accelerare prima possibile la nomina del nuovo primario. "Abbiamo incontrato il nuovo direttore la dottoressa De Luca per sapere a che punto sono le procedure del concorso per il primario, perché è chiaro che avere un primario stabile presente che poi possa organizzare tutta la ginecologia ostetricia sarebbe l’elemento, ed è l’elemento fondamentale per rilanciare anche il nostro punto nascita". La fase di reperimento delle domande per coprire il posto vacante si è già conclusa ma sarà obiettivo della stessa conferenza dei sindaci monitorare bene la situazione affinché si arriva a una svolta prima possibile: "Il concorso si svolgerà tra gennaio ed i primi di febbraio, quindi noi continueremo come conferenza dei sindaci a monitorare attentamente questa situazione perché è necessario che il punto nascita abbia un primario prima possibile. Per noi è strategico e fondamentale perché le donne del Valdarno devono avere un luogo che le possa seguire dall’inizio alla fine del loro percorso di natalità e poi possa offrire anche prospettive future". Sempre la stessa Vadi tiene a ribadire un concetto ben preciso: "Il punto nascita non chiude oggi, non chiuderà nel 2024 e non chiuderà neppure nei prossimi anni". L’ospedale del Valdarno ha infatti un bacino di utenza molto vasto, aumentato ancora di più negli ultimi mesi, e proprio a causa di queste problematiche riscontrate molte future mamme hanno optato per rivolgersi a un privato oppure negli ospedali di Arezzo o Firenze. Ecco, quindi, la presa di posizione dei vari primi cittadini della vallata affinché si possa arrivare quanto prima a una soluzione che dia un servizio efficiente non solo agli utenti della vallata ma anche da parte di chi, fuori zona, vorrà avvalersi delle prestazioni specialistiche del nosocomio valdarnese.