
Uno scettro che si abbassa è come un fischio d’inizio, un 5 il più bello dei gol, una lancia d’oro come la serie A. Oggi Arezzo festeggia sé stessa, o meglio la squadra di calcio che porta il suo nome ed è partita alla grande in serie C.
Non c’è bisogno di una dedica identitaria per far scattare la scintilla della passione: i dubbi di Santo Spirito, l’entusiasmo di Sant’Andrea, le ambizioni di Porta del Foro e la voglia di stupire di Porta Crucifera, la partita della Giostra si gioca in quattro mosse tattiche.
Non è più tempo di strateghi, alla Giostra si può andare solo all’attacco per cercare il 5 in ogni occasione possibile. Anche perché il primo colpo di lancia potrebbe toccare a Gianmaria Scortecci, finito sul 2 a giugno dopo una serie impressionante di centri.
L’ultimo test, nella Giostra simulata ha dato buone indicazioni. Il centesimo in più che ha penalizzato Cicerchia non va preso come un campanello d’allarme. Elia è un animale da Giostra che si esalta nel confronto. L’obiettivo delle 40 lance è alla portata.
L’argine allo strapotere degli ex Ragazzi Terribili è proprio colui che li ha portati in lizza, Martino Gianni che ha già portato Tommaso Marmorini e Saverio Montini al livello di una Giostra da 19 punti in quattro carriere. L’ultimo esame sulla strada del cappotto ha dato esito positivo, l’ultimo giorno di prove sono arrivati due 5 anche se la prova generale insegna che non necessariamente sia facile ripetersi. Re Martino è un cannibale: "Se vinciamo solo a giugno non abbiamo fatto niente" ripete ai suoi giostratori in un mantra motivazionale.
Subito dietro arrivano gli avversari più complicati da battere a giugno. Il livello di Porta del Foro si è sicuramente alzato: Davide Parsi è in un momento magico, Francesco Rossi non deve considerare la penalizzazione della prova generale: giugno dimostra che sa trovare il 5 in piazza. Pesano 15 anni maledetti, ma come si dice: ora o mai più.
Chiude Porta Crucifera, il quartiere più in ombra rispetto agli altri. Lorenzo Vanneschi ha bisogno disperato di un 5, come quello della simulata di giovedì ma senza penalizzazione. Niccolò Paffetti è un patrimonio da far fruttare.
In gioco c’è la testa dell’albo d’oro o il riscatto della Chimera. Alle 17 tutti in campo, agli ordini del signor Salvicchi di Arezzo: si corre la Giostra del Cavallino.
f.d’a.